Depressione e affini (76805)
Anonimo, 23 anni
Vi scrivo per un consiglio.
Sono
in cura da un anno,prendo cipralex la mattina e ziprexa la sera. Queste medicine
mi danno un sollievo momentaneo perchè quando interrompo la cura cado
in meditazioni paranoiche e a volte divento autolesionista (nel vero senso della
parola). Sono già stato in cura da uno psicologo...niente.
Sono diplomato
al Liceo Scientifico,studio legge ma non sono portato per la materia. Mi sento
portato solo per l'arte,difatti scrivo poesie,dipingo e ultimamente mi sono
sorpreso delle mie doti musicali,in quanto suono chitarra,basso e riesco a suonare
la batteria cantando.
Quella è la mia strada,ma ovviamente i miei genitori
non ne vogliono sapere:mi madre vuole un figlio avvocato se no mi caccia da
casa. Avrei dovuto fare il Conservatorio o giù di lì,ma ora mi
ritengo troppo vecchio per cominciare un'avventura così impegnativa.
Io mi sento un'artista nato,ma so che l'arte molto difficilmente dà di
che sfamarsi.
La convinzione comune è che io sia matto (vorrei proprio
sapere chi si può definire sano al 100%). Non mi è mai stata data
la possibiltà di esprimermi liberamente,condizione necessaria per ogni
artista.
Temo di finire la mia vita in un cesso di posto(scusate la parola)
come un magazzino (cosa che già faccio in quanto lavoro in un centro
commerciale).
So che di consigli se ne possono dare a bizzeffe,ma non so cos'altro
mi si possa consigliare di fare. Ognuno dovrebbe poter fare ciò che vuole,ma,lo
so,il mondo gira in tutt'altro senso.
Grazie e scusate il disturbo.
Caro Anonimo, mi trovi assolutamente
d’accordo con le tue affermazioni, la cosa più saggia che una persona
possa fare è seguire se stessa e incanalare le proprie energie e capacità
nei campi in cui si sente di poter dare qualcosa che viene da dentro.
La depressione,
il malessere sono quasi sempre originati proprio dall'incapacità di esprimere
se stessi. La maggior parte delle volte il processo è del tutto inconsapevole
perchè la persona sente solo l'insoddisfazione ma non conosce una alternativa
possibile; nel tuo caso invece tu sai esattamente quale strada vuoi intraprendere
e il blocco viene, apparentemente, dall'esterno. Dico apparentemente perchè,
dato che non sei minorenne, se tu volessi potresti....certo a patto di rinunciare,
forse, ad alcuni "privilegi" che la situazione di dipendenza ti regala.
In altre parole, se tu volessi potresti organizzare la tua vita e fare quello
che ti piace, dato che hai la fortuna di saperlo, ma, è ovvio, devi rischiare
in proprio, accettare la disapprovazione, e prenderti la responsabilità
di te stesso.
Te la senti? Spesso risulta più comodo obbedire, anche a
costo di tradire se stessi, per la paura di assumere il comando della propria
esistenza, ma si tratta di una scelta. Più tu sei determinato e più
i tuoi genitori finirebbero con l'accettare le tue scelte e rinuncerebbero a
realizzare attraverso te, i loro progetti di vita sfumati.
Concretizzare le
proprie aspirazioni non è da tutti, ci vuole coraggio e volontà,
ma i frutti arrivano e sono saporiti!
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