Schizofrenia (005995)
Cristiana, 27 anni
Ho letto diversi testi.
e con un po' di autocritica mi sono analizzata.
da anni mi torturò fisicamente perchè non accetto il mio corpo.
ho provato a distruggerlo, non mangiando... fino ad un collasso.
allontano e avvicino i ragazzi, facendoli soffrire, senza però provare
niente per loro se non un affetto moderato.
ho subito dei brutti fatti in passato che mi hanno paralizzata... facendomi
non vivere fino a pochi anni fa il rapporto con i miei genitori.
da pochi mesi ho conosciuto un ragazzo, che standomi vicina per quella che gli
ho dato adito di credere, mi ha aiutata.
io lo amo, ma per il suo bene lo vorrei tenere lontano perchè non si
rende conto di cosa e come sono. delle mie ferite...
però al tempo stesso ne ho bisogno, soffoco senza di lui.
il mio ex psicoterapeuta mi dice che per eliminare i miei disturbi, tra cui
delle voci dentro di me che mi insultano e mi fanno stare malissimo, vomitare,
di ogni... dovrei avere un figlio per avere un po' di stima per il mio corpo.
io non concepisco come questo ragazzo mi stia vicino, tanto che per allontanarlo
sto cercando con lui un rapporto "grigio" dove ognuno di noi possa
innamorarsi tranquillamente di altri...
a monte di tutto...
cosa ho? SONO DAVVERO SCHIZOFRENICA?
Cristiana, mi fai una domanda
alla quale non posso rispondere, per mancanza delle necessarie informazioni
e strumenti che servono per fare una diagnosi. In ogni caso mi sembra che tu
sia un po' eccessiva, esageratamente severa nei confronti di te stessa.
La schizofrenia è cosa molto seria, fra tutte le malattie della psiche
hai pescato proprio la più grave e quella per cui esistono minori probabilità
di guarigione. Io non credo che tu ti trovi in questa condizione, e consiglierei
anche a te di non pensarlo, perchè così facendo ti togli la possibilità
di migliorare e di prendere in mano seriamene la tua vita.
La diagnosi la dovevi chiedere semmai al tuo terapeuta, ma in fondo non è
poi così importante sapere in quale categoria di disturbo psichico possiamo
essere collocati.
Molto più importante è cercare di venirne fuori, e per fare questo
esistono sempre delle possibilità, purchè si sia disposti a responsabilizzarsi
e ad assumere nei confronti di se stessi un atteggiamento attivo.
Dunqe, Cristiana, se hai già fatto un percorso psicoterapeutico, ti consiglio
di intraprenderne un'altro, perchè evidentemente ci sono diverse cose
di te stessa che ancora non hai risolto o conosciuto.
Dico evidentemente perchè la tua tendenza a svalutarti e a farti del
male sembra ancora presente, e bisogna che tu faccia qualcosa per risolverla.
Francamente non penso affatto che la cosa da fare sia un figlio, i figli non
dovrebbero avere un valore psicoterapeutico.....un figlio che nasce per essere
terapeuta del genitore avrà un peso infinito sulle proprie spalle e con
ogni probabilità finirà col produrre anche lui un disturbo psichico,
prima o poi.
Ti consiglio di provare a trovare la tua serenità prima, e di fare eventualmente
un figlio, perchè no, ma dopo, quando la tua capacità di dargli
amore sarà garantita dal fatto che hai imparato ad amare te stessa.
( risponde la dott.ssa Elisabetta Corberi )
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