Coppia (144154)
Petunia 38
Salve, ho 38 anni e sono sposata, senza figli, con l'unico uomo della mia vita da 11 dopo 9 di fidanzamento. Da circa due anni sono preda della delusione, perchè nel momento peggiore della mia esistenza (un lutto importante) lui si è comportato malissimo, dando credito ad insinuazioni di una persona che consideravo amica e accusandomi di tradimenti inesistenti. Salvo poi che ho scoperto, un mese fa, che è lui che da più di due anni messaggia (e non so cos'altro) con una ex collega di lavoro. Nel frattempo io mi sono follemente innamorata di un uomo, intelligente, meraviglioso e bellissimo, ma anche sei anni più giovane di me e troppo bello per essere raggiungibile, col quale c'è una bella amicizia (non riesco a capire se da parte sua ci possa essere qualcos'altro, sono sempre stata un po' ritardata in queste cose!) e con il quale parlo di cose che non riuscirei a dire a nessun altro. Sono sempre stata considerata da mio marito "un'estranea con cui condividere la vita, ma se qualcosa va storto, non siamo neanche parenti!" e sono sempre venuta, nella scala dei suoi valori, dopo tutta la sua famiglia (nipoti compresi). Sento che fra lui e me non è più come una volta, non ho più fiducia in lui, mi sento disillusa, demotivata, frustrata, insignificante ed inutile. E allora perchè non riesco a mollare tutto e ad andarmene? Forse perchè da 20 anni vivo praticamente in simbiosi con lui e non ho amici (le sole amicizie, molto superficiali, che ho sono in comune con lui), mi sento tremendamente sola ed ho paura di rimanerlo per sempre? A quasi quarant'anni mi ritrovo in preda all'ansia, con un perenne nodo in gola, senza punti di riferimento, e mi pare di non avere più nessun scopo, nessun obiettivo, di non aver niente altro da fare. Grazie. Un saluto.
Cara Petunia, da quanto scrive sembra che da parte di suo marito non ci sia mai stato un forte legame con lei. Lasciando a parte la ex collega di suo marito e l'uomo di cui dice di essersi innamorata, perchè poco hanno a che fare con il rapporto coniugale costruito su premesse sbagliate ("non siamo neanche parenti"), direi che quello che bisogna valutare sia innanzitutto quanto valga la pena restare con un uomo che la tratta in questo modo e soprattutto perchè per vent'anni lei si è accontentata di un surrogato di amore. Le suggerisco una serie di colloqui psicologici attraverso i quali rispondere a queste e ad altre domande, prima di prendere qualunque decisione. Le auguro di stare meglio presto. Ciao.
(Risponde la Dott.ssa Magno Agnese Tiziana)
Pubblicato
in data 06/05/2010
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