Violenza (119850)
Anna 33
Salve, mi rivolgo a voi per chiarire quello che per me sta diventando un problema. Sto con un ragazzo da 8 mesi. Inizialmente sembrava essere una storia fantastica, sembrava che lui fosse felicissimo di come fossi io, ma, dopo il secondo mese, ha iniziato a mostrare una gelosia ossessiva. Io, che sono stata una persona molto indipendente con tante passioni, mi sono ritrovata in una situazione di grandissimo disagio. Abbiamo iniziato a litigare e ci siamo fatti del male. La cosa più assurda è che, ad un certo punto, siamo passati alla violenza fisica. Sono stata sempre contro ogni forma di violenza, eppure mi sono ritrovata a picchiare la persona che amo. Questa esperienza è accaduta anche in passato con il mio ex, col quale ho avuto un paio di episodi. Ma con il mio attuale mi ritrovo in ogni litigio a dover "offendere" con le mani. Quando lui mi offende verbalmente sento come se la mia lingua fosse paralizzata e reagisco picchiandolo. Finisco col provocare una reazione a catena così anche lui risponde allo stesso modo. Vivo i momenti successivi con grande senso di colpa. Mi pento per aver perso il controllo. In famiglia ho assistito a scene di violenza tra i miei. Mio padre picchiava mia madre e lei rispondeva con la stessa moneta. Ho bisogno di capire se nella mia mente l'idea del rapporto d'amore è quella di un rapporto conflittuale, fatto di violenze soprattutto fisiche. Premetto che sono una persona pacifica amante della natura, degli animali e dell'arte. Ho sempre il sorriso stampato sul mio viso e mi piace aiutare gli altri. Ma, quando mi trovo a dover affrontare un rapporto sentimentale, la mia personalità cambia. Perché? Perché non riesco ad eliminare dal mio paradiso le persona che mi fanno soffrire? Concludo il tutto ringraziandovi anticipatamente per l'eventuale aiuto. Spero in una vostra risposta.
Salve Anna, capisco bene quanto questa vicenda ti faccia soffrire e ti provochi un grande senso di colpa. Quello che ti vorrei passare è che, mi sembrerebbe, vi sono diversi elementi che rendono poco controllabile la vostra situazione. Ricorrere alla violenza rappresenta uno strappo, un'ultimo rimedio quando la situazione è per noi ingestibile. Penso che questa non sia la sede adeguata per chiarire le dinamiche che ti hanno portano a questi comportamenti; piuttosto ti consiglierei, sempre con la massima libertà, di affidarti ad un mediatore o svolgere una terapia familiare. Infatti, da quanto emerso, mi sembra difficile che riusciate nel vostro rapporto a fermarvi senza arrivare, a volte, anche alla violenza. Ritengo che un'esperienza terapeutica vi possa arricchire tanto anche a livello personale. Cordiali saluti.
(risponde il Dott. Lorenzo Flori)
Pubblicato in data 12/07/08
Vuoi conoscere i libri che parlano di coppia per saperne di più?
Cercali su Psiconline® Professional Store