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Immaturità o patologia? (127323)

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on . Postato in Sessualità | Letto 322 volte

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Gio 48

Salve, sono una donna separata e con 2 figlie adolescenti. Da 2 anni ho un rapporto sentimentale con un uomo di 10 anni più giovane di me. E'un rapporto molto intenso dal punto di vista sentimentale e sessuale. Siamo anche colleghi di lavoro. Ora se si capisce che nell'ambiente di lavoro cerchiamo di mantenere il più stretto riserbo sulla nostra relazione, non capisco perchè lui non mi inserisca nel circuito delle sue amicizie o della sua famiglia. Lui vive con i suoi genitori, è laureato e ricopre un ruolo importante nella azienda; non è mai stato sposato. Più volte gli ho chiesto se prova disagio nel rapporto con una donna più grande e con un vissuto molto diverso dal suo ma mi ha sempre risposto che non è così, eccezione fatta per i suoi genitori. Non ha il coraggio di affrontarli e comunicare l'esistenza di questo rapporto, anzi, con loro, finge proprio di non avere alcun legame sentimentale. Premetto che ha anche un suo appartamento, libero e a disposizione; talvolta dice che vorrebbe andarci ad abitare ma lasciare il suo nucleo familiare lo fa star male al solo pensiero. Nei nostri momenti di intimità gli piace farmi raccontare dei miei particolari con i miei partner precedenti; lo eccita molto,come lo eccita che mi inventi delle fantasie erotiche verso altri uomini. Ora si è aggiunta una "passione" verso dei siti internet di tipo chat/sociali (vedi facebook) per il quale ha una attrazione che definisco "compulsiva" nel senso che appena ha un attimo libero ci si collega. La domanda finale è: è un problema di maturità o ci sono gli estremi per aspetti "patologici"?

 Cara Gio, personalmente, percentualmente parlando poichè l'eccezione conferma la regola, e dalla mia esperienza professionale, non ho mai creduto nelle coppie dove l'uomo è molto più giovane poichè i quesiti che si affacciano sono molteplici. Dall'esposizione fatta pare più che si tratti di un Peter Pan che non vuol tagliare il suo cordone ombelicale con la propria famiglia e che questa storia gli serve solo per un evasione non a caso non vuol renderla pubblica. Le sue fantasie erotiche si avvicinano a parafilie non altrimenti specificate, che un po' tutti le. Il consiglio che posso darti è quello di consultare sia individualmente che come coppia uno psicologo psicoterapeuta che possa far emergere la vera motivazione della vostra clandestina convivenza. Auguri

(risponde il Dott. Sergio Puggelli)

Pubblicato in data 28/10/08

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