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La logica della posozione- 15^ puntata

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on . Postato in Breve corso di psicoeconomia | Letto 1848 volte

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15^ PUNTATA

L'EUFORIA E LA NEW ECONOMY

In questa puntata analizzeremo il potere dello stato di euforia, da un'angolatura tutta particolare, non legata ad un titolo particolare o ad una Borsa, ma ad un macrosettore, denominato ormai da tutti come New Economy.

New Economy e TMT

Lasciando giustamente ai linguisti il compito di dare una chiara e completa definizione del termine, posso innanzitutto dirvi che in Borsa per New Economy si intendono tutte quelle società legate non solo ad Internet, ma all'information technology. Questa precisazione che potrà sembrare a prima vista banale è in realtà molto importante: se noi dovessimo paragonare la New Economy ad un treno potremo dire che Internet ne rappresenta la locomotiva, mentre gli altri settori strettamente legati sono i vagoni che essa traina.

Prendiamo ad esempio la nuova sigla ormai in voga detta TMT: questa sigla sta per tecnologici, media, telecomunicazioni. Cosa c'è di strano? Di strano c'è che esistevano anche 10 anni fa: i titoli tecnologici, dei media o delle telecomunicazioni sono la scoperta dell'acqua calda! Ma allora perché solo ora si è giunti a coniare una nuova sigla che li identifichi?

Perché con la nascita di Internet questi settori si sono scoperti essere parenti stretti, anzi strettissimi, quasi fino al punto di diventare un tutt'uno. Internet in sostanza ha avuto il merito di fare da collante a tecnologici, media e telecomunicazioni e di trasformarli in TMT. In effetti Internet entra nel settore dei tecnologici in mille modi (produzione e distribuzione di hardware, software, piattaforme, ecc.), come pure nel settore media (la tv digitale e via cavo, ecc.), come pure nel settore telecomunicazioni (emails e sms ad esempio stanno sostituendo lettere e telegrammi).

Al centro di tutto però c'è sempre Internet.

L'euforia nasce in un punto geofinanziario….

Negli Stati Uniti la nascita della rete e la comprensione delle notevoli possibilità di sviluppo che essa ha aperto, ha scatenato una fase di euforia borsistica per i titoli ad essa legati. Questa fase "alcolica" ha toccato non solo i titoli internet, ma anche quelli in relazione stretta col web (come dicevamo prima) e si è prolungata per parecchio tempo. La nascita di fenomeni come lo stress da eccessivo benessere, ed i baby-ricchi sono un prodotto di tale periodo.

…e si espande.

In Europa l'ondata euforica è giunta un po' più tardi, in concomitanza con l'arrivo più lento della febbre da netmania, tuttavia è arrivata anche qui, ed i titoli collocati al Nuovo Mercato sono andati alle stelle. Il Nuovo Mercato è una sezione della Borsa valori, dove vengono quotate le società con forti potenzialità di sviluppo, e molte società TMT sono tra quelle; in Germania troviamo il Neuer Markt, in Francia il Nouveau Marché.

La quotazione al Nuovo Mercato di Tiscali, la prima società "tutta internet" è stata un vero successo: chi avesse avuto la fortuna di riceverle all'estrazione iniziale a 4,6 euro, investendo ad esempio 10 milioni, si sarebbe trovato dopo un mese con un capitale di 180 milioni: niente male!

Carattere "universale" dell'euforia.

Veniamo ora al concetto di euforia: sappiamo che (economicamente parlando),si tratta di uno stato di eccitazione collettiva che tende a propagarsi molto velocemente e che porta all'acquisto di attività economiche a prezzi elevatissimi, nella convinzione di poterne trarre guadagni ancora più elevati (per saperne di più date un'occhiata al capitolo "Euforia contagiosa" del mio libro intitolato "Come guadagnare in Borsa con la psicologia" edito da Franco Angeli).

Ebbene, quando finisce l'euforia?

Quando gli investitori all'improvviso aprono gli occhi e scoprono che i guadagni più elevati non ci sono, o si sono verificati solo in parte. A quel punto cominciano le prese di beneficio e i titoli che solo un secondo prima si strappavano di mano, iniziano a scendere, prima lentamente, poi velocemente, con cadute violente e repentine.

Carattere "epidemico" della fine dell'euforia.

La retromarcia innescata da internet, vale a dire il settore trainante di questa folle corsa, si è tirata dietro tutti gli altri settori collegati. La crisi è cominciata negli Stati Uniti, quando i primi dati di bilancio sono apparsi chiaramente poco soddisfacenti per non dire negativi, e si è subito propagata in Europa, dove però il fenomeno della netmania era ancora abbastanza recente. Questo però non ha impedito ai titoli internet e TMT di franare lo stesso; semmai ha bloccato la nascita anche nel nostro continente della classe dei baby-ricchi con tutti i loro problemi di stress…(forse è stata una fortuna!). Ora però, internet si può definire come un fatto acquisito e lo stato di eccitazione iniziale è totalmente scomparso.

Conclusioni.

Concludendo, possiamo dire che il meccanismo dell'euforia è identico, e sempre uguale a sé stesso, e che le regole psicologiche valgono sempre, anche per la new economy: il desiderio e l'illusione dei facili guadagni è vecchio quanto l'uomo, e percorre strade consuete e facilmente riconoscibili!

L'unico elemento davvero particolare che ha caratterizzato l'euforia della New Economy rispetto ad episodi simili del passato, è rappresentato dalla sua durata, che tutto sommato, è stata abbastanza lunga.

Per il futuro il consiglio è sempre lo stesso: non appena individuate una specie di "febbre dell'oro" cercate solo di capire in quale fase dell'intero processo vi trovate, e mantenete il sangue freddo.

(Riproduzione Riservata - © 2000 Renato Paludetto)

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