Architettura Cognitiva: locale o distribuita?
La Neuropsicologia cognitiva inferisce la struttura funzionale della mente dalla costellazione di deficit cognitivi conseguenti ad una lesione cerebrale focale. Formalmente e operativamente, questo processo implica l’identificazione della lesione, poi l’accertamento della sintomatologia e, infine, la contestualizzazione della sintomatologia nei termini di una teoria cognitiva; quest’ultima inferenza consente di ascrivere il comportamento del paziente all’alterazione di una specifica funzione cognitiva.
Questi passaggi implicano una serie di difficoltà di vario tipo e a vari livelli (es. localizzazione fisica della lesione, descrizione e interpretazione della sintomatologia, individuazione della funzione etc. etc.). Vorrei, tuttavia, analizzare il presupposto teorico fondante questo paradigma detto della correlazione anatomo-clinica.