Identificazione proiettiva
“Ora mi sembra che l’esperienza del controtransfert abbia proprio una caratteristica particolare che dovrebbe permettere all’analista di distinguere le situazioni in cui è oggetto di una identificazione proiettiva da quelle in cui non lo è. L’analista sente di essere manipolato come se stesse recitando una parte, non importa quanto difficile a riconoscersi, nella fantasia di qualcun altro” Wilfred Bion
L’identificazione proiettiva è un concetto che sempre più è entrato a far parte del linguaggio psicoanalitico ed è considerato come un “ponte” tra la psicoanalisi classica e quella interpersonale, in quanto permette di tenere conto dell’importanza dell’interazione tra le persone nella genesi della psicopatologia, uscendo così da un’ottica puramente individuale o intrapsichica.