Anancasmo
Con i termine “anancasmo”, dal greco ἀναγκασμός ossia "costrizione, violenza", ci si riferisce al sintomo delle nevrosi ossessive o compulsive, consistente nell'incapacità di evitare di compiere determinate azioni o di pensare determinati contenuti.
Spesso queste azioni coatte acquistano l'aspetto di veri e propri rituali (riti anancastici): per esempio, calpestare o evitare di calpestare le intersezioni tra le mattonelle della pavimentazione, accertarsi per un numero definito di volte (tre, sette, ecc.) di avere effettivamente chiuso una porta, o spento un interruttore.
Il soggetto anancastico presenta manifestazioni caratterizzate da scrupolosità, auto ed etero-controllo pedantesco, inflessibilità di giudizio rigidità, coscienziosità, regolarità, puntualità e moralità eccessive. Vi è spesso un atteggiamento generale di desiderio di ordine e fedeltà alla routine, inquietudine eccessiva in situazioni che il soggetto percepisce come non prevedibili.
Un tratto caratteristico osservabile è il perfezionismo. I soggetti anancastici mostrano a volte notevoli difficoltà a distinguere a prima vista i livelli diversi di importanza delle questioni, cioè a limitare la preoccupazione per i dettagli rispetto agli aspetti essenziali.
La personalità ossessiva, o anancastica, manifesta un senso di ansia quando le procedure vengono alterate o gli standard tendenti al perfezionismo non sono soddisfatti.
Queste persone hanno difficoltà a delegare compiti ad altri temendo che non siano svolti con le procedure desiderate. Gli standard elevati che esse chiedono agli altri in tutti gli ambiti possono creare significativi problemi alla vita di relazione.
Per approfondimenti:
- Treccani
- Sapere.it
- Dizionario di Scienze Psicologiche Ed. Simone
(a cura della Dottoressa Sara D’Annibale)
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