Castrazione (complesso di)
Insieme di emozioni, sentimenti e immagini inconsce fissate nell’adulto che non ha superato l’angoscia di castrazione.
La riattivazione di questa paura repressa, nell’adolescenza o nella vita adulta, è l’origine di molti disturbi sessuali, dall’inibizione del desiderio di impotenza nell’uomo, dalla difficoltà ad accettare il proprio ruolo, alla frigidità nella donna.
Secondo la teoria di Freud sulla sessualità infantile, il complesso di castrazione, con la relativa angoscia, nasce nell'immaginario del bambino, che nella fase edipica positiva del suo sviluppo emozionale si lega emotivamente al genitore di sesso opposto.
Nella fase fallica (tra i 4 e i 5 anni) la libido è centrata sugli organi genitali (pene e clitoride) e la sua soddisfazione è ottenuta tramite la masturbazione. In questa fase il bambino si trova a dover affrontare quella particolare situazione da Freud indicata come complesso di Edipo.
Il bambino che comincia a notare le differenze anatomiche tra l'uomo provvisto di pene e la donna che ne è priva, e che nelle sue fantasie masturbatorie vuole assumere il ruolo sessuale del genitore dello stesso sesso a danno di quello di sesso opposto, ritiene la castrazione la giusta punizione inflittagli da quest'ultimo per questi suoi desideri incestuosi. Per il bambino in fase edipica, cioè, l'assenza del pene nelle femmine non sta a significare una diversità anatomica costituzionale, ma l'amputazione dell'organo sessuale da parte di un genitore.
Pertanto la bambina, quando si accorge di non avere il pene, sviluppa un forte risentimento verso la madre che glielo ha tolto, mentre il bambino teme che questa parte del suo corpo, così investita libidicamente, fonte di tanto piacere durante la masturbazione, gli possa essere tolta dal padre per punirlo di questa sua illecita attività retta da fantasie incestuose.
In età adulta la castrazione non è più avvertita come minaccia gli effetti del complesso di castrazione continuano a sentirsi. Durante l'adolescenza il ragazzo avverte la competizione con gli altri maschi e con il proprio padre e l'affermazione della propria virilità fisica diventa una forma di rassicurazione. Nell'inconscio la fantasia di castrazione non viene eliminata e continua a vivere nei sogni, nelle fantasie e nei lapsus, raggiungendo a volte livelli pericolosi.
La psicologia moderna tende a ridimensionare le interpretazioni freudiane in una più completa visione della personalità nelle varie fasi di sviluppo.
L’angoscia che nasce dal complesso di castrazione
Freud nei suoi scritti parla dell'angoscia da castrazione che colpisce il maschio adulto durante i rapporti sessuali. La vagina femminile viene vissuta inconsciamente come una voragine che inghiotte i genitali "colpevoli" e in generale porta l'uomo a non sentirsi all'altezza di un rapporto fisico, incapace di soddisfare le necessità di una donna. L'angoscia da castrazione si lega alla paura infantile causata dal complesso, ma origina dal rapporto con una madre esigente, mai soddisfatta del figlio che continua a punirlo come uomo adulto attraverso le altre donne.
Per approfondimento
- Castrazione. Enciclopedia Treccani
- Donato Dino Cafaro Il grande manuale di sessuologia in 2701 parole. Rizzoli
- L'angoscia del complesso di castrazione. Di Francesca Cilento
(A cura della dottoressa Angela Chiara Leonino)
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