Gambling
Il gambling, o gioco d’azzardo patologico (GAP), è un disturbo del comportamento caratterizzato dalla continua perdita del controllo in situazioni di gioco. Esso è un comportamento persistente , ricorrente e mal adattivo tale da compromettere le attività personali, familiari o lavorative.
Questo disturbo può colpire tutti indistintamente , siano essi uomini o donne, giovani o vecchi, ricchi o poveri, e qualsiasi gioco d’azzardo può portare alla dipendenza.
Il gioco si può esprimere su due poli, sano e patologico, sui quali si sviluppano i diversi gradi di coinvolgimento. All’interno del continuum tra i due poli vi sono i diversi livelli di compromissione dello stato di salute mentale.
I principali stadi che caratterizzano il gioco d’azzardo sono:
- Gioco sociale, nel quale il giocatore non raggiunge livelli di gioco preoccupante e mantiene inalterata la sua sanità mentale.
- Gioco problematico, quando il giocatore procura a se e agli altri problemi di diverso tipo a causa della frequenza di gioco e delle somme di denaro impegnate, senza ancora raggiungere i criteri diagnostici patologici.
- Gioco patologico, quando il giocatore soddisfa i criteri diagnostici di Gap.
Il gioco d’azzardo patologico sta diventando la dipendenza più diffusa e in Italia sono circa 30 milioni i soggetti che, più o meno abitualmente, si cimentano nel gioco d’azzardo e circa l’1,5% dei consumi delle famiglie è destinato al gioco.
Il DSM IV riconosce 10 sottocriteri per la diagnosi di gambling patologico e per emettere la diagnosi devono essere soddisfatti almeno 5 item su 10:
- È completamente assorbito dal gioco, per cercando di pianificare la prossima impresa di gioco, escogitando modi per procurarsi denaro per giocare;
- Ha bisogno di giocare somme di denaro sempre più alte per raggiungere lo stato di eccitazione desiderato;
- Tenta di ridurre, controllare o interrompere il gioco d’azzardo senza riuscirci;
- Quando tenta di ridurre o interrompere il gioco d’azzardo diventa irrequieto e irritabile;
- Gioca d’azzardo per sfuggire ai problemi o per alleviare un umore disforico, per esempio, sentimenti di impotenza, colpa, ansia, depressione;
- Quando perde spesso torna un altro giorno per giocare ancora, rincorrendo le proprie perdite;
- Mente alla propria famiglia, o al terapeuta, per occultare l’entità del coinvolgimento nel gioco d’azzardo;
- Commette azioni illegali come falsificazione, frode, furto o appropriazione indebita per finanziare il gioco d’azzardo;
- Mette a repentaglio una relazione significativa, il lavoro, oppure opportunità scolastiche o di carriera per il gioco d’azzardo;
- Fa affidamento sugli altri per reperire denaro per alleviare la situazione economica difficile causata dal gioco.
Riferimenti bibliografici:
- Manzo D. (2012). “Il gambling patologico. Aspetti psicofisiologici e di personalità.” Edizioni Psiconline
(a cura della Dottoressa Susanna Mariagrazia)
Scrivi articoli di psicologia e psicoterapia e ti piacerebbe vederli pubblicati su Psiconline?
per sapere come fare, Clicca qui subito!