Pubblicità

Gambling

0
condivisioni

on . Postato in Le parole della Psicologia | Letto 4544 volte

4 1 1 1 1 1 Votazione 4.00 (2 Voti)

gamblingIl gambling, o gioco d’azzardo patologico (GAP), è un disturbo del comportamento caratterizzato dalla continua perdita del controllo in situazioni di gioco. Esso è un comportamento persistente , ricorrente e mal adattivo tale da compromettere le attività personali, familiari o lavorative.

Questo disturbo può colpire tutti indistintamente , siano essi uomini o donne, giovani o vecchi, ricchi o poveri, e qualsiasi gioco d’azzardo può portare alla dipendenza.

Il gioco si può esprimere su due poli, sano e patologico, sui quali si sviluppano i diversi gradi di coinvolgimento.  All’interno del  continuum tra i due poli vi sono i diversi livelli di compromissione dello stato di salute mentale.  
I principali stadi che caratterizzano il gioco d’azzardo sono:

  • Gioco  sociale, nel quale il giocatore non raggiunge livelli di gioco preoccupante e mantiene inalterata la sua sanità mentale.
  • Gioco problematico, quando il giocatore procura a se e agli altri problemi di diverso tipo a causa della frequenza di gioco e delle somme di denaro impegnate, senza ancora raggiungere i criteri diagnostici patologici.
  • Gioco patologico, quando il giocatore soddisfa i criteri diagnostici di Gap.

Il gioco d’azzardo patologico sta diventando la dipendenza più diffusa e in Italia sono circa 30 milioni i soggetti che, più o meno abitualmente, si cimentano nel gioco d’azzardo e circa l’1,5% dei consumi delle famiglie è destinato al gioco.

Pubblicità

Il DSM IV riconosce 10 sottocriteri per  la diagnosi di gambling patologico e per emettere la diagnosi devono essere soddisfatti almeno 5 item su 10:

  1. È completamente assorbito dal gioco, per cercando di pianificare la prossima impresa di gioco, escogitando modi per procurarsi denaro per giocare;
  2. Ha bisogno di giocare somme di denaro sempre più alte per raggiungere lo stato di eccitazione desiderato;
  3. Tenta di ridurre, controllare o interrompere il gioco d’azzardo senza riuscirci;
  4. Quando tenta di ridurre o interrompere il gioco d’azzardo diventa  irrequieto e irritabile;
  5. Gioca d’azzardo per sfuggire ai problemi o per alleviare un umore disforico, per esempio, sentimenti di impotenza, colpa, ansia, depressione;
  6. Quando perde spesso torna un altro giorno per giocare ancora, rincorrendo le proprie perdite;
  7. Mente alla propria famiglia, o al terapeuta, per occultare l’entità del coinvolgimento nel gioco d’azzardo;
  8. Commette azioni illegali come falsificazione, frode, furto o appropriazione indebita per finanziare il gioco d’azzardo;
  9. Mette a repentaglio una relazione significativa, il lavoro, oppure opportunità scolastiche o di carriera per il gioco d’azzardo;
  10. Fa affidamento sugli altri per reperire denaro per alleviare la situazione economica difficile causata dal gioco.

 

Riferimenti bibliografici:

 


(a cura della Dottoressa Susanna Mariagrazia)

 

 


Scrivi articoli di psicologia e psicoterapia e ti piacerebbe vederli pubblicati su Psiconline?
per sapere come fare, Clicca qui subito!
 
Pubblicità
Stai cercando un pubblico specifico interessato alle tue iniziative nel campo della psicologia?
Sei nel posto giusto.
Attiva una campagna pubblicitaria su Psiconline
logo psicologi italiani
Corsi, Stage, Informazioni per formare e far crescere i Professionisti della Psicologia Logo PSIConline formazione

 

 

 

 

0
condivisioni

Guarda anche...

Pubblicità

Pubblicità

I Sondaggi di Psiconline

Quanto sei soddisfatto del tuo lavoro?

Pubblicità

Le Risposte dell'Esperto

Pensiero ossessivo (1624140870…

Fabio, 34 anni     Gentile Dottoressa/Dottore! Mi chiamo Fabio e 5 anni fà ho commesso un errore di tipo erotico.Ho cominciato a scambiare dei...

Problemi con marito [162342796…

Viola, 38 anni     Buongiorno, avrei bisogno di un consulto per dei problemi con mio marito.Mio marito è molto irascibile ma oltre a urlare no...

Ansia e paura nella guida [162…

Clarissa, 22 anni       Salve, vi scrivo perchè da un paio di mesi sto facendo le guide in autoscuola ma la sto vivendo un po' male...

Area Professionale

La trasmissione intergenerazio…

Modificazioni epigenetiche nei figli di sopravvissuti all’Olocausto I figli di persone traumatizzate hanno un rischio maggiore di sviluppare il disturbo post-t...

Il Protocollo CNOP-MIUR e gli …

di Catello Parmentola CNOP e MIUR hanno firmato nel 2020 un Protocollo d'intesa per il supporto psicologico nelle istituzioni scolastiche. Evento molto positiv...

Come gestire il transfert nega…

Per non soccombere alle proiezioni negative del transfert, lo psicoterapeuta deve conoscere con convinzione ciò che appartiene alla psiche del paziente e ciò ch...

Le parole della Psicologia

Tecnostress - Tecnofobia

Il Tecnostress (o tecnofobia) è una patologia che scaturisce dall'uso eccessivo e simultaneo di quelle informazioni che vengono veicolate dai videoschermi. Ess...

La sindrome di Alice nel Paese…

Disturbo neurologico  che colpisce la percezione visiva, associato a  emicrania, crisi epilettiche o sostanze stupefacenti. La sindrome di Alice nel ...

Raptus

Il raptus (dal latino raptus, "rapimento") è un impulso improvviso e di forte intensità, che porta un soggetto ad episodi di parossismo, in genere violenti, i q...

News Letters

0
condivisioni