Abuso (013037)
Marina, 18 anni
Sono una ragazza di 18 anni.
Sono abbastanza brava a scuola; ho alle spalle una buona famiglia anche se spesso
i rapporti con mio padre sono molto conflittuali. All'età di 13 anni l'allenatore della squadra che frequantavo ha abusato di me.Io non so perchè
non riuscivo a ribbellarmi e pensavo che era una cosa giusta, perchè
lui non è mai stato violento con me,ma è sempre
stato "dolce". La cosa è durata fino a quando avevo 15 anni.
Ho passato un periodo tra alcool e spinelli. Da circa un anno ho una relazione
molto importante con un ragazzo con il quale mi trovo bene. Tuttavia da qualche
mese a questa parte sento una voce dentro che vorrebbe urlare e vorrei trovare
la forza di denunciare l'abuso...ma non ci riesco.
Riesco solo a deprimermi perchè penso alla vergogna verso i miei genitori
(il mio ragazzo sa questa cosa) e alla delusione che potrebbero provare nei
miei confronti!non riesco nemmeno a piangere,sento solo un nodo in gola!in più
sento che questa persona devo perdonarla, perchè se no non sarò
mai libera! come posso fare? grazie per l'attenzione
Gentile Marina L'unica persona che deve vergognarsi dell'abuso è l'allenatore
della squadra che frequenatavi. E' pur vero che perdonare, o meglio comprendere
quel gesto di violenza può aiutarti, ma denunciare quella persona può
voler dire salvare altre bambine dalla tua stessa sorte, quindi salvare metaforicamente
anche te stessa.
Probabilmente il periodo che hai passato tra alcool e spinelli è stato
un periodo nel quale hai cercato di stordirti dal dolore per l'accaduto, dolore
che è stato stordito, ma non eliminato, e che oggi esce fuori, ancora.
Una domanda: perchè parli di vergogna verso i tuoi genitori? Dici che
ne rimarrebbero delusi, ma questa è una tua fantasia nel momento in cui
te ne fai una colpa. Tu puoi denunciare questa persona, e perdonarla al tempo
stesso.
Questo di certo è una tua scelta. Ora hai una relazione stabile da un
anno. Probabilmente ti senti più sicura ed anche più forte in
questa relazione, per questo da qualche mese senti di voler fare "uscire
allo scoperto" la tua storia di violenza. Io credo che ciò sia un
bene. Se non sei ancora sicura, aspetta fino a quando sarai abbastanza forte
da farlo. Mi permetto di darti un consiglio. Vai da uno psicologo che possa
aiutarti in questo, penso che per te sia molto importante in questo momento.
Vivere il dolore non uccide, cioè che uccide è tenerselo dentro
senza viverlo mai. Cordiali saluti.
( risponde il dott. Luca Saita )
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