Insicurezza e paranoie (113640)
Michela 20
Allora, vi scrivo perchè sento di avere dei problemi. Sono una studentessa di psicologia, sono brava, ho voti molto alti però mi sento totalmente insicura, ogni volta che prendo un 30 penso di essere stata fortunata, addirittura arrivo a pensare di essere raccomandata, conoscendo psicologi vari, ho paura che loro mi abbiano raccomandata ai miei professori; con gli amici è ancora peggio, cerco di farmene di nuovi e all'inizio della conoscenza è idilliaco per me, poi quando le cose si fanno più serie, cioè mi chiedono di uscire di andare fuori, incomincio ad avere problemi, inizio a pensare che sono stati i miei genitori ad intercedere per me e ad invogliare queste persone ad uscire con me. Ora che li scrivo tali pensieri mi sembrano insulsi, ma sul momento io ci credo, sto male e la cosa mi porta ad agire in modo strano con le persone: mi irrigidisco, non interagisco e non riesco neppure a parlare, o se parlo non si capisce quello che voglio dire, tant'è che ho pensato di avere un deficit neurologico. Tutto questo si riversa anche sullo studio, faccio fatica a concentrarmi e sulla vita di tutti i giorni dormo poco, sono più agitata ed irritabile. Non ho avuto un adolescenza facile, ho fatto uso di cannabinoidi dalla seconda alla quarta superiore e la compagnia che frequentavo era costituita principalmente da cannati, ho avuto diciamo una sorta di "redenzione" ed ho smesso di fumare e di uscire con certe persone, questo grazie anche alla terapia a cui i miei genitori mi hanno costretta dopo aver saputo che mi facevo, direi che tale costrizione è stata un bene e non un male in quanto ho rivalutato la mia vita e ho scoperto l'unica passione che ho, cioè la psicologia. Però fondamentalmente, nonostante tutto, la mia insicurezza, le paranoie, le ansie non sono mai andate via del tutto, la terapeuta che ho avuto mi ha detto più volte di imparare ad ignorare i miei pensieri ed a concentrarmi su altri, mi ha insegnato anche una serie di esercizi che cerco di fare regolarmente ma che spesso non danno buoni risultati su di me. Non so cosa devo fare perchè a me piacerebbe studiare ed arrivare alla laurea, piacerebbe avere nuovi amici e un ragazzo, ma con i pensieri che ho non riesco a vivere, a godere delle possibilità che mi sono state date dalla vita e allora una vita senza piacere è come la pasta senza il sale, è "sciocca". Datemi un consiglio perfavore, non so cosa devo fare, dovrei ricominciare un nuovo percorso di terapia? Dovrei mollare tutto (scuola, amici, ecc)? Perfavore io non mi so dare risposta. Grazie.
Cara Michela, da quanto hai raccontato la tua è stata un'adolescenza piuttosto travagliata, ma noto con piacere che hai avuto la forza e la determinazione di "superare" alcuni ostacoli che ti si sono presentati davanti. Tu sai per certo di non essere raccomandata e che i voti alti sono solo farina del tuo sacco, e sai anche per certo che sicuramente non sono i tuoi genitori ad intercedere per te nelle tue amicizie, ma capisco che, talvolta, non riesci a controllare questi pensieri che potremmo quasi definire intrusivi e che non ti permettono di goderti i risultati che sicuramente con tanta fatica hai ottenuto. A me sembra quasi che tu voglia ringraziare sempre qualcun altro per ciò che ti accade, è come se non avessi il coraggio di apprezzarti abbastanza e di dare il giusto valore a quello che fai. Questo si nota da come descrivi la "redenzione", come se fosse opera dei tuoi genitori, ma non è così, ti assicuro che il lavoro più grande l'hai fatto tu, senza la tua forza di volontà, non sarebbero bastate le maggiori costrizioni del mondo, o il terapeuta più bravo per cambiare, ma invece ci sei riuscita e questo è stato solo merito tuo. Vorrei riflettere insieme a te su una cosa: forse sono state proprio queste ansie e paranoie di cui tu parli nella mail a spingerti a fare uso di cannabinoidi, ma poi, comunque, non sono andate via, anzi sono rimaste e ti influenzano ancora in modo costante la vita. Evidentemente, se persistono, la via da intraprendere è un'altra. Ti consiglio vivamente di intraprendere nuovamente un percorso psicoterapico, questa volta però non individuale, ma familiare, per capire insieme ai tuoi genitori, cosa migliorare nell'ambiente familiare, per fare in modo che tu possa sentirti più tranquilla e serena e per eliminare questa paura, costante, di deludere gli altri . Ricorda che non si è forti quando la vita non ti mette alla prova, ma forti si diventa quando si riescono a superare le difficoltà nello stesso modo in cui hai fatto tu, impara a riconoscertelo. Auguri.
(risponde la Dott.ssa Maddalena Forestiere)
Pubblicato in data 13/05/08
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