Pubblicità

Invidia? (015652)

0
condivisioni

on . Postato in Adolescenza | Letto 761 volte

1 1 1 1 1 Votazione 0.00 (0 Voti)

Maria teresa, 22 anni

Salve,sono sempre stata appassionata di psicologia,infatti i miei studi sono sempre stati mirati ad essa...ho frequentato il liceo della comunicazione e ora sono al secondo anno di psicologia all'università d'annunzio di chieti! Di problemi nella mia vita ne ho avuti abbastanza e di tutti i tipi,genitori separati,perdita della persona più cara (mia nonna),problemi fisici (obesità di cui ancora soffro),alcolismo in famiglia (mia madre)...tutti i miei problemi però li ho sempre risolti,sono convinta che la causa di tutto sia la mia famiglia,unica femmina su tre,figlia di mezzo e messa sempre a paragone con gli altri,paragoni che non ho mai superato...non ricevo mai complimenti e sembra che gli altri siano sempre meglio di me,ma a me non è mai interessato o ho fatto finta...ho una madre molto esigente, apprensiva,negativa e severa,l'ho sempre odiata (o c'ho provato) e ho sempre difeso mio padre (ha un'altro figlio precedente al matrimonio ma non riconosciuto completamente).Sono sempre, perciò, stata la preferita di papà per il solito complesso di edipo e i miei fratelli i preferiti di mamma come il complesso di electra vuole. Le cose sono cambiate quando ho incominciato ad avere degli amici (molto tardi,al liceo),da allora mio padre ha avuto paura di perdermi e si è vertiginosamente allontanato da me,ancora di più da quando mi sono fidanzata (2 anni a giugno),ma io sono sempre stata forte e sono andata avanti,esaminando me e gli altri e guarendomi da sola mi sono alzata e ho continuato a camminare!da ottobre mi sono trasferita in abruzzo per studiare (il primo anno l'ho fatto a distanza,un disastro),con me la mia amica (amiche da 8 anni ma con la quale il rapporto si stava rovinando già da quando mi sono fidanzata).Lei ora si è fidanzata con un mio ex amico...io non li sopporto,non sopporto più lei,odio sentirla parlare al telefono con lui,odio sentire la sua voce,è stupida,non sà fare niente (ora sta imparando ma non sapeva fare nemmeno 1 caffè e mi è toccato farle da balia fino a quando non ho deciso di allontanarmi),odio il suo modo di essere pettegola,superficiale,debole,il suo contiunuo lamentarsi,odio sapere che è felice come o quanto me! lei è sempre stata debole e io l'ho sempre aiutata,vive col muso e io ho sempre cercato di falla ridere,ma ora non ci parliamo quasi più (e viviamo insieme)...io questo problema non riesco a superarlo,sarà forse invidia?e di cosa,io amo il mio ragazzo e per me lui è perfetto, di certo non mi piace il suo di ragazzo e non mi piace lei!nello studio sto avendo risultati migliori dei suoi,ma sò che un suo successo potrebbe farmi male!!!il mio equilibrio si sta perdendo e non voglio!!!ci sono persone che vivono dei miei consigli e voglio fare di questo il mio lavoro ma come faccio se non supero questo mio problema?? aiutatemi per favore... (ps:in tutto ciò prima che si mettessero insieme e io ero ancora amica sua le ho detto di lasciarlo stare,che la stava prendendo in giro [e ne sono ancora convinta] ma lei non mi ha ascoltata)aiutatemi

Gentile signora Maria Teresa,mi ha colpito molto la frase "ci sono persone che vivono dei miei consigli e voglio fare di questo il mio lavoro ma come faccio se non supero questo mio problema??", come se per lei fosse indispensabile l'approvazione dell'altro, l'amore dell'altro, sapere che lei è "indispensabile" (ci sono persone che vivono dei miei consigli). Questo è anche un'aspetto di onnipotenza, per lei che ha una storia familiare così difficile, che magari ha fatto la "psicologa" nella sua famiglia, si è sentita importante ed ha aiutato i suoi genitori, ricevendo anche una grande gratificazione. Per questo (le parlo come collega) scegliamo di fare la professione di psicologo. Ma questo nasconde un'insidia, nel momento in cui ci confrontiamo con la nostra onnipotenza, con il nostro narcisimo, con la sensazione di dover essere utili per gli altri, perchè non è proprio così. Siamo utili agli altri quando gli altri ci fanno essere utili per loro.Per questo credo che la "crescita" della sua amica l'abbia messa in crisi, perchè le toglie quel ruolo di salvatrice che lei conosce così bene, e che vuole far diventare una professione. Il problema nasce se lei non sa "giocare" altri ruoli, se oltre che salvatrice non sa essere anche un'amica alla "pari", senza essere in una posizione "up", una posizione di dominanza o pseudodominaza nei confronti dell'atro. Forse lei ha paura dell'altro, per questo preferisce stare un pò sopra, per stare al sicuro. Però chi sta sopra sta anche in una roccaforte inaccessibile, inarrivabile.Parli alla sua amica, come amica, e se vuole fare di quello che sta studiando una professione si regali una bellissima analisi personale.
Cordiali saluti

(risponde il dott. Luca Saita)

 

Pubblicita'
Vuoi conoscere i libri che parlano di adolescenza per saperne di più?
Cercali su Psiconline® Professional Store

 

0
condivisioni

Guarda anche...

Pubblicità

Pubblicità

I Sondaggi di Psiconline

Come reagisci alle notizie riguardanti l’immigrazione?

Pubblicità

Le Risposte dell'Esperto

Pensiero ossessivo (1624140870…

Fabio, 34 anni     Gentile Dottoressa/Dottore! Mi chiamo Fabio e 5 anni fà ho commesso un errore di tipo erotico.Ho cominciato a scambiare dei...

Problemi con marito [162342796…

Viola, 38 anni     Buongiorno, avrei bisogno di un consulto per dei problemi con mio marito.Mio marito è molto irascibile ma oltre a urlare no...

Ansia e paura nella guida [162…

Clarissa, 22 anni       Salve, vi scrivo perchè da un paio di mesi sto facendo le guide in autoscuola ma la sto vivendo un po' male...

Area Professionale

La trasmissione intergenerazio…

Modificazioni epigenetiche nei figli di sopravvissuti all’Olocausto I figli di persone traumatizzate hanno un rischio maggiore di sviluppare il disturbo post-t...

Il Protocollo CNOP-MIUR e gli …

di Catello Parmentola CNOP e MIUR hanno firmato nel 2020 un Protocollo d'intesa per il supporto psicologico nelle istituzioni scolastiche. Evento molto positiv...

Come gestire il transfert nega…

Per non soccombere alle proiezioni negative del transfert, lo psicoterapeuta deve conoscere con convinzione ciò che appartiene alla psiche del paziente e ciò ch...

Le parole della Psicologia

La vecchiaia

Il passaggio dalla mid-life alla vecchiaia è al giorno d’oggi più sfumato e graduale che nel passato, a causa dell’aumento della durata media della vita, del pr...

Nevrastenia

Termine introdotto dal medico statunitense Beard, nel 1884, per designare un quadro clinico, caratterizzato da stanchezza fisica e mentale, irritabilità, insonn...

Disfunzioni Sessuali

La classificazione proposta dall’ICD-10 (International Classification of Diseases, Decima Versione) indica, innanzitutto, quattro criteri generali per poter d...

News Letters

0
condivisioni