depressione (153634)
Paola, 23
Gentile dottoressa,
è da quando è venuto a mancare mio padre, figura
fondamentale per me, che non mi sento più in pace con me stessa. Ho un
rapporto difficile con mia madre perchè non riusciamo a comunicare molto
anzi quasi per niente,l'unico che mi è vicino e mi capisce è il mio
ragazzo,il quale mi ha consigliato di affidarmi ad uno psicologo. Questo
mio malessere mi ha portato anche ad avere problemi di salute,più o meno
gravi;ed è stato il mio ginecologo ad accennare a mia madre una mia
presunta depressione che si pensi abbia avuto inizio proprio dalla morte
di mio padre.Questa cosa mi ha un pò sconvolto,ma a dire il vero dentro
di me ho sentito come se fosse vero...sono sempre nervosa ,cambio stato
d'animo in continuazione,il mio rendimento scolastico è diminuito e
piango anche per piccolissime cose..mi sento come un neonato che piange
senza sapere perchè..ho iniziato a pormi delle domande..e vorrei sapere
se la mia è vera depressione e se è stata causata dal mio soffrire in
silenzio e aver trasformato la morte di mio padre in un tabù..vi
ringrazio per il tempo dedicatomi e spero che la vostra risposta possa
aiutarmi a rialzarmi..ah dimenticavo dovrei farmi aiutare da uno
psicologo?? grazie mille...
Gentile Paola,
l'elaborazione del lutto è un processo complesso e lento, e talvolta come lei indica non lo si vuole affrontare ( trasformare al morte del padre in un tabù).
La cosa si fa più complessa se l'evento si inserisce in uno stato generale di disagio (rapporto difficile con la madre....), in altre parole la morte di suo padre può aver fatto emergere problemi che fino ad allora "erano sotto la sabbia". A questo punto accetterei il suggerimento del suo ragazzo ed andrei da uno psicoterapeuta con una buona esperienza. In ogni caso la psicoterapia la aiuterebbe a capire meglio se stessa e le darebbe gli strumenti per realizzare un progetto di vita ricco, consapevole e sereno.
Molti auguri e saluti.
S. Bertini
(Risponde la Dott.ssa Susanna Bertini)
Pubblicato in data 02/04/2014