Morte (071893)
Daniela 32 anni, 29.04.2004
E' morta mia mamma, 64
anni operata per un problema alla schiena, è subentrata questa patologia "DIC"
2 ore dopo l'intervento. Il coma è durato 10 giorni circa e lei poi è morta.
Non si è mai più svegliata. Io sono in cura da un neurologo (Eutimil/Xanax/Tavor)
ho sofferto di depressione 5 anni fa a causa del mio divorzio e ora ci sono
ricaduta.
La morte risale a meno di un mese fa. Non riesco ad accettarlo, ho incubi, la
vedo piangere sangue,oppure sdraiata nuda nel mezzo di un buco nero che diventa
sempre più grosso e percepisco la sua angoscia e la sua tristezza.
Lei e io eravamo non solo madre e figlia ma amiche, famiglia, insieme ogni giorno,
un rapporto meraviglioso.
Credo in Dio e penso che ora stia bene ma inconsciamente la sogno disperata.
Ho paura che abbia sofferto, che abbia avuto paura, non so se mentre era in
coma mi vedeva o sentiva e queste mille domande mi tormentano.
Dopo l'autopsia era un mostro irriconoscibile, io la ricordo nei momenti di
tutti i giorni e mi sembra come se fosse a fare un viaggio, suona il telefono
e credo che sia lei, aspetto che torni.....e quando razionalizzo e scopro che
non tornerà mai più suentra la disperazione più assoluta.
Riesco a pensare solo che voglio vederla, sentirla.
Cerco una via per riaverla con me.Lavoro e convivo, ho tante persone vicine
ma non riesco ad aprirmi con nessuno, piango, piango tantissimo e basta. Aiuto.
Cara Daniela, comprendo
benissimo il tuo dolore e la difficoltà ad accettare questa separazione così
recente, tuttavia vorrei invitarti a considerare che il tuo atteggiamento attuale
nasconde problemi precedenti alla morte di tua madre che, comunque sono inerenti
al rapporto con lei.
Da quello che dici e dal modo in cui lo dici, emerge qualcosa che mi fa pensare
a questa possibilità.
Nei tuoi sogni e nei tuoi pensieri proietti su tua madre sentimenti che sono
tuoi e una disperazione che è tua.
La sofferenza che attribuisci a lei ti appartiene ed è in questa direzione che
dovresti approfondire per liberarti di un peso che va al di là del dolore per
la sua morte.
Sembra che tu debba espiare una colpa, che tu stia subendo una punizione e non
ti dai pace per qualcosa che sta dentro di te.
I farmaci possono aiutarti, in una fase acuta, a superare il momento, ma tu
hai bisogno di indagare dentro di te i motivi del tuo malessere, che preesisteva
sotto forma di depressione, e che ora si è scatenato con la spinta della separazione.
Non rimanere a lungo in questo stato e cerca l'aiuto competente di un terapeuta
che ti guidi in questo lavoro di introspezione.
Hai bisogno di liberarti di un peso che ti sta schiacciando e di vedere tutti
gli aspetti della tua sofferenza per superarla.
E' il momento giusto per affrontare e risolvere una volta per tutte i tuoi problemi
relativi all'abbandono e alle tue responsabilità.
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