Dipendenza da gioco (160123 )
Giuseppe, 35
Gentile consulente,
la mia richiesta è per mio padre, 65 anni, che da circa un anno non riesce a smettere di acquistare i "Gratta e vinci".
Tutto è iniziato per gioco perchè è solitamente fortunato e vinceva.
Ma adesso la situazione sta degenerando e spende anche 2.000,00/3.000,00 euro al mese.
Il problema è che, essendo un imprenditore ancora attivo, ha disponibilità economica e gestisce da solo le sue entrate.
Oltretutto lui nega il problema e quando lo affrontiamo tende a sminuire sempre e a dire che gioca poco.
Ma non è vero, mia madre controlla quando arrivano gli estratti conto della banca e vede bene quanto spende.
Ultimamente, da quando abbiamo scoperto il problema e lo abbiamo affrontato, fa anche tutto di nascosto, ma poi troviamo le schede dei
"Gratta e vinci" sminuzzate nella pattumiera.
Cosa possiamo fare o dire per convincerlo a smettere? Sapete indirizzarci a qualche associazione che possa aiutarci, anche
telefonicamente, perchè mia madre non può muoversi?
Grazie infinite
Buon giorno Giuseppe,
è triste quanto il problema del gioco, sia dilagante a tutte le età.
La prima cosa che dovete fare è affrontarlo con le prove in mano.
La negazione del problema è l'espressione lampante del problema stesso. Dovete affrontarlo tutti insieme, mettendolo di fronte alla sua negazione, al ritrovamento dei gratta e vinci nella pattumiera, quindi metterlo di fronte alle bugie e all'estratto conto.
Di fronte a prove inconfutabili non può negare, dovete essere decisi e compatti in questo, non accettare le sue scuse.
Fategli capire che voi siete preoccupati perché ha un problema e un problema serio e deve decidersi ad affrontare la cosa, che non può più andare avanti così.
E' probabile che la cosa richiederà più incontri duri.
Se persiste nella sua negazione, gli si deve ridurre la libera gestione del conto, per impedirgli di incorrere in danni patrimoniali più seri.
2000-3000 euro al mese in gratta e vinci è un indice allarmantissimo! Teniamo conto di quanto costa un gratta e vinci ne deve acquistare una quantità notevole. Non so il prezzo di ciascuno, ma se costasse 2 euro, per farne 2000 euro ce ne vogliono 1000! In circa 30 giorni sono più di trenta gratta e vinci al giorno! E' arrivato anche a 3000 al mese, fatevi un po' il conto!
Praticamente è diventata una compulsione! Una vera patologia, una sindrome da dipendenza. E' come un drogato, cambia solo l'oggetto. Non può più farne a meno e non pensa alle conseguenze!
Mettetegli anche questi conti davanti, è importante perché sono dati di realtà fondamentali e inconfutabili.
Proponetegli anche di stare per un periodo x, di 7-10 giorni senza comprarne e vedere cosa succede in lui. Se non ce la fa, se avverte tutta una serie di sintomi psico-emotivi quali insonnia, irritabilità, rabbia, disturbi gastro-intestinali, dell'appetito, dell'attenzione, allora questo è un segno tangibile che è dipendente dal gioco. E' un'altra prova a cui voi lo mettete davanti!
C'è anche da sottolineare che spesso a quest'età la caduta nel gioco, nasconde un disagio di tipo diverso e maggiore, talvolta può essere un bilancio di vita, talvolta i conti con la vecchiaia e la morte che si avvicina, con la malattia, ecc. A volte si scatena dopo un lutto, un evento doloroso o pauroso.
Per cui, sicuramente c'è molta paura e il gioco serve a coprire, a non far sentire le emozioni e le angosce sottostanti. E' uno spazio di evasione totale, porta via la mente e la consapevolezza!
Oltre a confrontarlo, potete anche cercare di instradarlo verso questa visione di sé e delle cose, potete aiutarlo a prendere visione delle proprie motivazioni interne.
E' importante che voi facciate sentire che siete arrabbiati e preoccupati e prenderete decisioni in merito, se non si fa curare, nello stesso tempo dovete mostrare disponibilità emotiva e comprensione per quello che sta vivendo.
Talvolta, non so se sia il caso di suo padre, dietro una tale condotta si nasconde un problema più propriamente neurologico, ovvero un inizio in sordina di deterioramento mentale dovuto all'età. In questo caso può non essere facile individuarne i segni, perché potrebbero mescolarsi agli effetti della dipendenza da gioco.
Cosa fare?
Bhe, intanto proporrei di parlarne col vostro medico di base, soprattutto per quanto riguarda la valutazione neurologica, se fosse necessaria, lui vi potrà fornire un'idea se necessaria o meno e dove andare.
Poi, è sicuramente necessario un lavoro di tipo psicologico e senza la collaborazione di suo padre non sarà facile.
Il primo elemento indispensabile è che suo padre si renda conto della necessità dell'intervento e che quindi riconosca il problema.In alcune città ci sono dei centri specifici, talvolta della ASL talvolta privati, associazioni. Purtroppo non sono presenti ovunque ancora.
Provi a chiedere al suo medico e se non avesse informazioni in merito, provi a farsi un giro in rete.
Non sarà facile né veloce, ma dovete tenere duro e affrontare la cosa. Se siete compatti, non potrà persistere per molto!
In bocca al lupo!
(Risponde la Dott.ssa Costantini Sabrina)
Pubblicato in data 03/07/2012