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Fame Nervosa (162758)

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on . Postato in Disturbi alimentari | Letto 988 volte

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Anonimo, 20

 

Gentile Dottore,
sono una studentessa, una ragazza come tante, con una passione, qualche sogno nel cassetto... e un grosso problema in famiglia da affrontare ogni giorno.
Quando riesco ad allontanarmi da casa per qualche giorno nelle serate passate fuori bevo fino a stare male e quando torno a casa, quando torno nella città in cui vivo non è cambiato nulla. Quella che sta cambiando solo solo io. E in peggio. Sono perennemente in preda a sbalzi d'umore che mi fanno passare da stati di euforia in cui potrei fare qualunque cosa e momenti di rabbia o tristezza in cui vorrei solo emarginarmi e non vedere nessuno.
Ma il punto non credo sia questo. Ho paura. Paura di ingrassare. Paura di diventare quello che non avrei mai pensato di poter essere. Mangio. Mangio fino a stare male. Mangio fino a non sentire più quello che metto sotto i denti. Mangio fino a non provare più piacere per quello che sto facendo.
Io ero quella che mangiava sempre un sacco a ricreazione, quella a cui dicevano "mamma mia quanto mangi e non ingrassi mai!". Io ero quella che per 1 metro e 62 cm pesava 49 kili e 800 grammi e per questo le dicevano che era meglio non donare sangue finché non avrebbe preso qualche kilo. Io ero quella a cui ogni vestito stava bene ma che nonostante questo non si sentiva bene con se stessa.
Volevo dimagrire. Volevo perdere qualche kilo in più. Volevo essere perfetta, come le modelle sui giornali. E allora cercavo di controllarmi, ma niente di più. E andava tutto bene. Poi improvvisamente mi ritrovo a mangiare. A mangiare per riempirmi quel vuoto che non si riempirà mai. E ho provato a vomitare, ma non ci riesco. La verità è che sono una stupida senza motivazione e forza di volontà, non riesco nemmeno a fare questo. E non faccio altro che prendere kili. Dall'Agosto del 2012 sono passata a 56 kili. Alcuni mi dicono che non si vedono. Altri che sono più bella così. La mamma dice che va bene così, ma che dovrei perdere qualche kilo perché sto esagerando. E quando mi scopre mangiare di più continua a dirmi di fermarmi, che sto esagerando, che ingrasserò ancora di più. E io sto ancora peggio.
Qualche settimana fa ho fatto una dieta iperproteica per una settimana, ho perso un kilo... E l'ho ripreso perché sto continuando a mangiare come prima. Non ce la faccio più. Mi dico che lunedì cambierà tutto. Lo dico da mesi. Lunedì non cambia niente. Voglio essere quella che ero prima, voglio pesare 49 kili. Forse dopo non cambierà nulla, forse continuerò a non stare bene con me stessa ma, credetemi, in questo momento non posso nemmeno guardarmi allo specchio perché io quei kili in più, checchè ne dicano gli altri, LI VEDO.
Nella mia vita ci sono problemi irrisolvibili che non dipendono da me, mi è stato detto infatti che mi sto creando questo problema del peso perché appunto sarebbe un problema creato da me e che quindi posso risolvere da sola...
Qualunque cosa sia io voglio solo essere magra, non so più cosa fare. Non so fino a che punto posso aspettarmi una risposta che mi aiuterà, ma spero in qualcosa che mi faccia accendere una scintilla per riuscire a cambiare.
Grazie in ogni caso.

Cara utente,
dalla sua lettera si capisce molto bene come la considerazione che ha di sè sia molto scarsa ("La verità è che sono una stupida senza motivazione e forza di volontà") e ancora quando riferisce che i problemi sono creati da lei stessa sicuramente evidenzia una scarsa considerazione delle sue possibilità e una auto colpevolizzazione, tutti elementi che intensificano l'immagine negativa di sè.
Il problema del peso potrebbe essere ascrivibile a quanto detto prima. In fine le abbuffate e l'uso dell'alcool sono dei metodi che sta utilizzando per affrontare stati emotivi problematici.
Quello che le consiglio è di affrontare una valutazione da uno psicoterapeuta che comprenda la valutazione della personalità e che le possa indicare su quali fattori lavorare ed aiutarla a ritrovare una buona immagine di sè.
Saluti, Mirko Dai Prà .

 

(Risponde il Dott.Mirko Dai Prà)

Pubblicato in data 28/06/2013

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