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bimbo (48772)

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x Gianluca, 3anni (21.2.2002)

Il mio bimbo ha 2 anni e dieci mesi.Ha iniziato ad andare all'asilo nido a 18 mesi facendo un part time,a due anni esatti e' nato un fratellino. verso l'anno era un bambino molto socievole,amava stare con altri bambini ed era attirato da loro, ora invece sembra voler fuggire da ogni situazione dove ci siano altri bambini della sua eta' e si dimostra timido in loro presenza cosa mai successa in altre occasioni. Cerca sempre il contatto con noi genitori o altri adulti che conosce bene. Mi chiedo se questo atteggiamento e' dovuto a qualcosa in particolare o se fa parte degli atteggiamenti della sua eta' e se puo'gia essere un aspetto del suo carattere definitivo.
Volevo aggiungere che siamo sempre stati tutti molto attenti a non fargli pesare l'arrivo del fratellino dando sempre comunque a lui la maggior parte delle attenzioni.

Gentili genitori, è evidente dalla vostra mail attenzione e sensibilità verso i figli. Le difficoltà da voi descritte sono molto frequenti tra i bambini dell'età di Gianluca. La comparsa di alcune paure nei bambini è strettamente legata all'acquisizione e maturazione delle capacità cognitive. L'incidenza di queste paure, però, varia tra i bambini e comunque dipendono anche da come vengono gestite nell'ambiente familiare. Generalmente, il timore degli altri bambini compare verso i 12-20 mesi e poi gradualmente tende a scomparire, così come altre paure ( per esempio la paura degli estranei che compare tra gli 8 -15 mesi, la paura del buio che compare verso i due anni ecc..). Se in età precedente ai 12 mesi un coetaneo non suscita alcun timore, successivamente, la maturità cognitiva induce a porsi delle domande circa la prevedibilità del comportamento dell'altro. In altri termini, il bambino non disponendo di adeguate certezze circa cosa dovrà attendersi dal coetaneo e come dovrà comportarsi nei suoi confronti, tenderà a reagire con crisi di pianto e angoscia. Questo accade più frequentemente nei bambini, che hanno scarsa possibilità di rapporto con i coetanei, trascorrendo la maggior parte del tempo con gli adulti.
Alcune ricerche hanno, però, evidenziato che anche in presenza di contatti frequenti e precoci con i coetanei, si presenta comunque la paura dei coetanei sconosciuti. Questa appare, quindi, come una caratteristica legata alla maturazione dello sviluppo cognitivo, che avviene intorno ai 12-20 mesi e scompare più velocemente e senza conseguenze se il bambino ha la possibilità di avere frequenti contatti con i coetanei. Non bisogna però sottovalutare, nelle difficoltà di Gianluca, una componente legata alla ricerca di maggiori e costanti attenzioni da parte dei genitori, per aver perso, comunque, un posto di centralità nella famiglia con l'arrivo del fratellino. Il comportamento espresso da Gianluca appare, quindi, legato alla sua particolare fase di sviluppo e può essere stato accentuato dalla piccola "crisi" generata dall'evento della nascita del fratellino. Sarà,quindi, utile incoraggiarlo a frequentare altri bambini e rassicurarlo circa i suoi timori. A presto.

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