Disturbi vari (001059)
Giorgio, 35 anni
Buongiorno, sono un uomo di 35 anni
e vorrei esporre il mio problema: nello scorso mese di ottobre, dopo aver fatto
otturare un dente cariato (con anestesia locale) ed una successiva igiene orale,
ho iniziato ad avvertire prima un eccesso di salivazione, poi, in aggiunta,
la sensazione di presenza di muco in gola con stimolo ad espellere il catarro
mediante conati di vomito. Inizialmente non ho dato molta importanza alla cosa
poiché ritenevo fosse dovuta all'igiene orale che non avevo mai fatto
prima di allora. L'eccesso di salivazione in seguito è sparito ma il
catarro continuava a persistere ma non mi dava un fastidio insopportabile e
non ho fatto nulla.
A dicembre però, improvvisamente, mentre dormivo, ho avvertito una specie
di "scossa elettrica" dietro la nuca che mi ha risvegliato di colpo;
il pomeriggio successivo a questo fatto mi sono sentito come avvolto da una
"folata" calda e il cuore ha iniziato a battermi molto velocemente.
In seguito si sono ripetute altre situazioni simili a quest'ultima ma con sintomi
iniziali diversi: scosse elettriche, dolori addominali, dolori al torace ma
sempre accompagnati da tachicardia.
Ho fatto numerosi esami: sangue (compreso tiroide), urine, visita cardiologia
specialistica ma non è risultata nessuna patologia. Il mio medico ha
pensato a dei problemi digestivi e mi ha prescritto una compressa di Peridon
ai pasti e nel frattempo un'ecografia addominale; anche da quest'ultima non
risulta nulla da segnalare ed io non sono stato meglio. Allo stato attuale avverto,
in modo continuo, i seguenti sintomi:
- Frequenti mancanze del respiro o nodi alla gola;
- Persistente catarro (visivamente appare come normale saliva o al
limite con un po' di muco biancastro);
- Frequenti dolori addominali;
- Frequenti dolori al torace e dietro le spalle;
- Sensazioni saltuarie come di "tuffi al cuore";
- Improvvisi aumenti della frequenza del battito cardiaco.
A questo punto non so più cosa fare e vi chiederei pertanto se potete
darmi un'indicazione sulla natura della malattia che mi affligge; è forse
di natura psicologica?
Vi ringrazio in anticipo per la vostra attenzione. Saluti.
Guardi, non possiamo stabilire una diagnosi in questo modo; tenga presente inoltre che la diagnosi fatta da uno psicoterapeuta deve passare attraverso l’incontro personale, vale a dire che fin da subito nella diagnosi è implicato il transfert. Quello che le posso suggerire è perciò di rivolgersi ad uno psicoterapeuta o comunque porti questa mia risposta al suo medico curante e si faccia indirizzare da lui ad uno psicoterapeuta. Quanto a me in questa sede, l’unico aiuto che le posso dare, è: cerchi di ricordare tutto quello che può in relazione al periodo dell’otturazione di ottobre, tutto ciò che lei ha legato a quell’episodio, in che stato d’animo ci andò, perché ci andò, quali altre esperienze di questo tipo le capitò di affrontare…o quale persona da lei conosciuta potrebbe collegare a questo episodio…
( risponde la dott.ssa Emanuela Marangon )
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