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Fobie e ossessioni (123)

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on . Postato in Ossessioni e Fobie | Letto 513 volte

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Francesca, 29 anni

Salve, ho 29 anni e vivo in famiglia, non lavoro, sono diplomata al classico ed ho frequentato un corso di programmazione e grafica pubblicitaria, ho un attestato di conoscenza della lingua giapponese studiata per 2 anni. Sono fidanzata da 7 anni. Fin da piccola ho avuto strane manie che sono peggiorate quando 5 anni fa mi hanno diagnosticato la sclerosi sistemica. La malattia di per se non mi dà molti fastidi, è una forma leggera, ho solo qualche reumatismo. Ma ho avuto un calo psicologico improvviso, Ho paure immotivate. Ho paura di ammalarmi, se ad esempio sto sull'autobus e qualcuno starnutisce, scendo. Oppure evito di vedere gli amicise stanno male. E non posso avvicinarmi agli orientali per paura della sars. Un altro problema è che temo di ingoiare qualcosa che possa farmi male, se si rompe un vetro temo di avene ingoiato una scheggia o se lavo i piatti temo che uno schizzo di sapone possa finirmi in bocca. Non posso toccare il cibo con le mani e pulisco ripetutamente le posate e le stoviglie.
Inoltrequando chiudo la porta di casa o il gas devo guardarlo ripetutamente perchè temo di non averlo fatto.Che posso fare per smettere di avere un comportamento così strano? Ho provato a non farlo, ma poi o non dormo, o mi sento male, o ho attacchi d'ansia. Che posso fare? Non ho i soldi per uno psicologo (non lavoro) ed in famiglia sono contrari agli psicologi.

Cara Francesca, sembra che tu ti renda conto del fatto che tali comportamenti siano il sintomo di un problema psicologico ed emotivo. Probabilmente sapere di essere ammalata di sclerosi anche se in forma lieve può averti creato delle insicurezze e delle ansie di cui, forse non avendo accanto persone sensibili e capaci d'appoggio, non hai potuto prenderti cura e che stai in qualche modo esprimendo in questa serie di atti ripetitivi e nelle fobie di cui scrivi.
E' chiaro che smettendo ti senti in ansia perché probabilmente sono un sostituto di altro, una maniera che hai trovato per tenere la situazione sotto controllo e non entrare in contatto con il vero disagio emotivo. Così l'unica strada per star meglio sarebbe solo quella di cercare dentro di te i "veri" bisogni ed esaudirli, è un processo che richiede una grande attenzione su se stessi e un ascolto profondo. Per questo l'aiuto di uno psicologo andrebbe benissimo (lo sai che ci sono le ASL? Aziende sanitarie Locali, presso il Consultorio trovi un servizio di psicologia gratuito, perchè non lo cerchi nella tua città?!). Ciao.

( risponde la dott.ssa Raffaella Luciani )

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