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Giorgia 25

Buongiorno, sono impiegata, ho 25 anni, alle spalle una vita un po' difficoltosa ma sempre con una famiglia straordianria vicina, che nonstante le molte "disgrazie" non si è mai data per vinta. Probabilmente legato a molti periodi stressanti quali morte di mio papà, problemi economici, morte del nonno e altre cose poco spiacevoli, ho avuto lo scorso anno un crollo emotivo, periodo tra l' altro in cui avrei dovuto essere finalmente felice, in quanto avevo fissato la data del matrimonio con la persona che amo e che mi è sempre stata vicina,con la sola angoscia di dover lasciare mia mamma a casa da sola. A poco doveva nascere la mia nipotina gioia della mia vita, desisderata con tutta me stessa, ma comunque un periodo impegnativo per via della ristrutturazione della casa ecc.. Sono caduta in uno stato di ansia acuta, perciò con paure di ogni genere su tutto, concentrazione incredibile su ogni minimo segnale psichico e ossessione per la schizofrenia. Non trovando una motivazione al mio malessere, in quanto non mi guardavo alle spalle in maniera lucida e per di più non capivo come mai se non avevo avuto problemi in passato avrei dovuto averli proprio quando le cose andavano bene, mi sono rifugiata dentro la paura della schizofrenia, premetto che ho continuato a lavorare ma al ritorno a casa non facevo altro che dormire e lavorare su me stessa, parlando solo di me e dei miei problemi, che a detta di tutti mi creavo in quanto le cose che mi capitavano erano cose comun, ma sulle quali io mi soffermavo e gli altri no. Cose infatti a cui prima non davo neanche peso, erano diventate tragedie, parlo sempre a livello psichico. Non avevo più voglia di uscire e di fare niente. Detto questo, dopo un po' di mesi ho cominciato ad andare dalla psicologa che mi ha aiutato, a prendere xanax e le cose sono più o meno cambiate.. mi sono tranquillizzata, ho ripreso a vivere più serenamente, mi sono sposata ed è andato tutto bene compreso il viaggio di nozze; ma vivo ancora con ossessioni e fobie saltuarie che durano qualche giorno e poi passano lasciando il posto ad altre. Tutto diventa un ossessione e qualcosa di cui avere paura. Una ne cancella un'altra, nel tentativo di spiegare alle persone i miei sintomi mi ritrovo a dire delle cose senza senso, e quando poi ripenso a quanto detto mi spavento e penso di essere pazza, non sempre le ossessioni che ho sono cose semplici da spiegare, passo momenti in cui ho paura che i rumori che sento sono allucinazioni per paura di avere allucinazioni uditive o magari passo giornate a concentrarmi su quello che sento e a chiedere a chi mi sta vicino se anche loro l' hanno sentito o no; a volte ho paura di poter impazzire e fare del male a mia nipote, che amo alla pazzia e mi vengono vere e proprie immagini in testa. Più cerco di mandarle via, più le ho e quando poi ci penso mi sento pazza. A volte penso che i ricordi che mi vengono in mente sono frutto di immaginazione e non di cose successe veramente e sto ore a ripensarci. Adesso per esempio, ho la sensazione che gli occhi non siano dritti e quando li giro lateralmente non riesco a riportarli nella posizione normale. Una cosa ne toglie un'altra, durano qualche giorno, passano, ma è già ora di pensare ad altro... Sarà schizofrenia? Io a volte credo che il mio essermi documentata sulla malattia non abbia che peggiorato la mia ansia riempendomi la testa di cose che, se non sei uno psicologo rischi di interpretare a modo tuo e a crearti da solo... a volte sto persino attenta a cosa dico per vedere se le cose che penso sono sensate o no. Io vorrei avere una risposta, sapere se qualsiasi cosa può diventare un' ossessione, anche una semplice sensazione fisica o se c'è qualcosa di più grave. Premetto che adesso sono sposata, ma che queste cose incidono sulla mia vita in quanto le preoccupazioni mi occupano gran parte della giornata e mi tolgono spazio alla vita privata. Vi prego di rispondermi perchè adesso per esempio anche questa cosa degli occhi sta diventando impossibile da sopporate. Un caloroso saluto e un ringraziamento.

Carissima Giorgia, il matrimonio, il trasloco conseguente, a differenza di quanto comunemente ritenuto, pur essendo avvenimenti "positivi" e "voluti", sono comunque fonte di un forte stress che può far precipitare una situazione che fino a quel momento era tenuta sotto controllo. In qualche modo, nonostante le vicende particolarmente dolorose che hai dovuto affrontare nella tua vita, eri riuscita a trovare un certo equilibrio e, le modifiche alla tua vita, anche se positive, hanno spezzato questo equilibrio.
Dici di essere andata da una psicologa e, visto l'assunzione di xanax, presumo anche da uno psichiatra. Non specifichi se continui ad andarci, se hai sospeso o meno lo xanax. Ti dico questo, perché i sintomi dei quali parli potrebbero dipendere proprio dallo xanax, da un suo uso prolungato (va assunto per un periodo breve, 8-12 settimane) o da una sua interruzione non adeguata. Se hai interrotto la terapia, ti consiglio di riprenderla, con un approccio più direttivo che ti aiuti ad eliminare le distorsioni cognitive che lamenti, per favorire un tipo di pensiero più realistico. Grazie a questa forma terapeutica, sarai in grado di contrastare gli effetti invalidanti di questi pensieri e di queste paure ricorrenti e, assolutamente infondate. Un abbraccio.

(risponde la Dott.ssa Maria Rosaria D'Inverno)

 

Pubblicato in data 25/04/08

 

 

 

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