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Ossessioni (114218)

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on . Postato in Ossessioni e Fobie | Letto 543 volte

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Daniele 24

Gentile esperto, Le scrivo perchè dopo qualche indagine personale sono abbastanza sicuro di soffrire di un disturbo ossessivo-compulsivo. Non so se esiste una scala di gravità per questo disturbo, ma di sicuro i pensieri intrusivi sono molto presenti nella mia quotidianità e mi costringono a fare continui rituali strampalati e a ripetere all'infinito delle formule protettive. Per fare un solo esempio, l'altro giorno sono stato a camminare in un bosco e siccome ero passato sopra un sasso del sentiero che non dovevo toccare ho passato una ventina di minuti in preda al panico, e alla fine ho dovuto trovare una scusa con i miei amici per tornare indietro e rifare il percorso senza toccare quel sasso. E questo non per una sola volta ma di continuo, col risultato che le lascio immaginare se non avessi ripetuto dentro di me le mie formule estraniandomi da tutto e da tutti. In particolare ho l'ossessione di non dover toccare o sfiorare certi oggetti simultaneamente a un determinato pensiero negativo, oppure di dover continuamente aggiustare la posizione degli oggetti, di dovermi alzare, muovere, accendere o spegnere la luce in un determinato modo. Per me questa è la normalità da anni e in casa mia si sono un po' abituati (li chiamano "scongiuri"), ma purtroppo alcuni rituali, che evito di descrivere per educazione, non solo sono buffi ma anche piuttosto disturbanti per chi mi sta intorno e possono facilmente essere scambiati per mancanza di rispetto. Se mi confronto con i miei amici noto che la mia esistenza è abbastanza occupata da queste tiritere senza senso e che posto per altre cose non c'è nè molto, e anche se posso definirmi abbastanza vitale, porto avanti piuttosto bene le mie attività e certamente non mi sento depresso; sto iniziando ad avvertire un senso di vuoto e di schiavitù per tutti questi automatismi. Inoltre relazionandomi con gli altri noto che ho sviluppato la tendenza a essere paranoico e a dare delle valutazioni distorte ed estremamente immaginose del comportamento altrui nei miei confronti, e per questo spesso vengo accusato di vedere cose che non esistono sulle quali però io modello le mie azioni, col risultato di sentirmi spesso emotivamente spaesato e di risultare agli altri "fuori dal mondo". La mia domanda è se si può guarire dalle ossessioni e come. Ho sentito parlare della terapia cognitivo-comportamentale e vorrei qualche indicazione in proposito, oppure se esistono altre metodologie di azione. Grazie.

Caro Daniele, hai sentito bene, come esponente di questa terapia sono lieta di essere la persona che te ne può dare informazioni. In realtà anche se questa è la terapia più accreditata per questo tipo di disturbo, non è infallibile in quanto il modello di base va ancora perfezionato e quindi ci sono dei casi che risultano intrattabili. Innanzitutto è fondamentale fare una corretta diagnosi e, sebbene dalla tua lettera sembra tu abbia ragione, un esperto che raccolga tutti i dati e ne faccia uscire una diagnosi accurata è necessario. Qualora si trattasse di disturbo ossessivo-compulsivo si utilizzano strategie specifiche che variano da caso a caso, in linea di massima comunque si affrontano i pensieri ossessivi uno alla volta, direttamente, fino alla scomparsa del disagio. Questo trattamento è molto difficile da poter gestire da soli, perchè come avrai provato, l'ansia di reggere un'ossessione senza mettere in atto il rituale può essere davvero forte ed inoltre, lo scopo è sì, sconfiggere il sintomo, ma anche capire quale sistema lo manteneva attivo per poter modificarlo definitivamente; a volte si tratta di una caratteristica personale, a volte della famiglia; non si fa comunque un lavoro sul passato, ma si resta sempre ancorati al presente. Spero di aver soddisfatto i tuoi dubbi.

(risponde la Dott.ssa Sara Ginanneschi)

 

Pubblicato in data 09/05/08

 

 

 

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