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Famiglia (165199)

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Naddy, 54 (165199)

La mia Storia: Buon giorno

Mi presento, sono una donna di 54 anni, sposata da 35, una figlia di 34, e tra pochi mesi diventerò nonna. Sono una persona molto sensibile, e questa mia sensibilità mi porta ad essere ansiosa. Ho passato un periodo bruttissimo circa 12 anni fa, colpa un cambio di lavoro mi è scoppiata la mia prima crisi di ansia, da allora dopo varie cure vado avanti fra alti e bassi, e gestisco la mia ansia con 20 gocce di ansiolitico al mattino. Adesso arrivo al problema che mi affligge da quasi 3 anni. Ho paura di mia mamma...si a 54 anni ho paura di lei.

Le spiego, non ho mai avuto un rapporto stretto con lei, da piccola abitavo con la nonna, a 20 anni mi sono sposata.
Con lei i rapporti erano 2 telefonate alla settimana. E andava bene così...

Le cose sono cambiate quando 3 anni fa mio papà si ammalò, dal primo giorno io mi sono presa carico di lui e di lei, l'ho fatto così spontaneamente era quello che mi sentivo di fare.
E da quel giorno la mia vita con mia mamma è cambiata, lei si è attaccata a me cosa che non ha fatto x 50 anni.
Mio papà poi è morto, io le sono stata sempre vicina e cerco di esserlo ancora, solo che lei è "cattiva " con me. Ogni giorno mi dice che io non la capisco, che io ho la mia famiglia...si lamenta sempre, parla sempre quello, non mi lascia parlare, vuole sempre avere ragione.
Qualsiasi cosa le dico di me, ho sempre sbagliato (a differenza di mio fratello che vive all'estero e non la vede mai).
Adesso i nostri rapporti sono, 2 mie telefonate al giorno, e vado a trovarla al sabato, quando non lavoro. Adesso anche le telefonate mi mettono angoscia, non so mai cosa dirle o cosa non dirle...insomma sono succube di lei.

Mi scusi se mi sono dilungata troppo, ma spero di essermi spiegata.
La prego mi aiuti a gestire questa situazione. Grazie 1000

 

Cara Naddy,
in poco tempo ha recuperato un legame lontano, si è fatta carico della malattia e poi della morte di suo padre, con tutti i carichi emotivi che ne sono scaturiti.
Ciò ha creato un nuovo attaccamento tra lei e sua madre. Non significa però che ora debba sentirsi responsabile del vostro rapporto. Può ammettere a se stessa che è faticoso per lei gestire un legame nuovo, con una donna che ora lo da per scontato e che riversa su di lei rabbia e vissuti difficili.
Gestisca il rapporto con semplicità e naturalezza. Chiami sua madre quando se la sente. Non devono essere necessariamente telefonate lunghe. Anzi, potrebbe fare più chiamate ma con la sola intenzione di sapere come sta, senza dilungarsi o intraprendere discorsi che la porterebbero a "qualche rimprovero".
Non abbia paura di sua madre, anzi recuperi un legame fatto di poche semplici parole.
Cordialmente,
Dott.ssa Filomena Dongiovanni


(Risponde la dott.ssa Filomena Dongiovanni )

 

Pubblicato in data 27/11/2014

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