Infanzia difficile (001079)
Jonny, 23 anni
La mia ragazza è
stata adottata all'età di circa 7/8 anni all'estero in sud america, ora
ha circa 22 anni non si sa nemmeno quanti anni ha di preciso a causa della guerra
che in quell'anno ha distrutto tutto. Lei ha girato da istituto a istituto dopo
essere scappata di casa da piccolissima ricordando di avvere avuto una sorella
più grande e una mamma prostituta. Ora lei non si fida di nessuno e nemmeno
dei suoi genitori, ha problemi di inserimento nella società è
diffidente con tutti, ogni minima piccolezza lei la definisce problema ed evita
sia di parlarne che di affrontarla.
Ha sempre bisogno tutti i giorni di una prova che io le voglia bene se c'è
qualcosa che non va tra di noi non vuole affrontare nessun tipo di discussione
non vuole essere ripresa o che so rimproverata. Ha qualcosa dentro che la fa
soffrire moltissimo e che non ha mai detto a nessuno, allora sia io che il padre
le abbiamo detto di sfogarsi se non con noi con uno psicologo, ma non ne vuole
sapere, a me ha raccontato della sua sofferenza infantile solo in minima parte
perchè poi piange e soffre. Un giorno mi ha detto che ha ancora segni
a dosso in tutto il corpo. Ora volevo sapere cosa posso fare per farla stare
meglio? Per tirarle fuori queste cose sapendo secondo me che se riesce a parlare
si sentirà sollevata? Non subito però ho bisogno di un consiglio.
Caro Jonny, la storia della
tua ragazza non è convenzionale, e necessita di particolare attenzione
e di risposte tutt'altro che superficiali o minimaliste. L'adozione è
infatti un percorso lungo e non sempre felice, già in condizioni ottimali.
Cerca perciò di rinforzare con energia l'invito a rivolgersi ad uno psicoterapeuta,
perchè quello di cui lei ha bisogno non è una semplice consulenza
ma piuttosto un percorso di approfondimento ed elaborazione del suo complesso
passato.
Anche se adesso può essere in una fase di rifiuto cerca di persuaderla
con calma; tante volte è proprio con l'insistenza che la persona in sofferenza
riesce a superare le ritrosìe iniziali di approccio ad una psicoterapia.
( risponde la dott.ssa Lucia Daniela Bosa )
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