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problemi sentimentali (47287)

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on . Postato in Relazioni, Coppia, Famiglia | Letto 495 volte

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Federico, 28anni (14.1.2002)

Ho 28 anni e da circa 8 mesi sono sposato dopo 7 anni di fidanzamento , premetto mia moglie è una persona stupenda a cui voglio molto bene. I miei problemi iniziano circa 2 anni fa quando incontro sul posto di lavoro una ragazza di cui mi "innamoro" , in modo forse platonico dato che non siamo mai usciti assieme, premetto che non mi sono mai dichiarato proprio perché se da un lato non volevo fare del male alla mia fidanzata dall'altro non ero certo dei veri sentimenti che provavo nei suoi confronti. Questo però mi faceva pensare , e dentro di me mi dicevo che se iniziavo a pensare a qualcun 'altra probabilmente qualcosa non andava nel mio attuale rapporto. Passano i mesi ed io sempre preso dal mio lavoro che mi impegna 12 ore al giorno , alterno momenti di dubbio a momenti di sereno rapporto con la mia ragazza, fino al punto che decidiamo assieme di sposarci .Ora dopo 8 mesi di matrimonio, ho iniziato da alcune settimane , prima in modo molto lieve e ora in modo molto più forte ad avere grossi dubbi sulle scelte fatte . Mi chiedo se è stato giusto sposarmi , mi vengono dubbi atroci e mi chiedo se era veramente amore o solo affetto, e di affetto c'è ne molto tra noi, un affetto a volte quasi materno, lei diventa quasi come la mia bambina da proteggere e che non voglio che soffra in nessun modo. Questo mio sentimento di amore "materno" , mi fa sorgere dubbi su quello che è il vero amore, e mi chiedo se anche con un'altra non sarebbe lo stesso e che quindi lasciarla non cambierebbe poi nulla alla fine, premetto che lei mi ama e mi sta molto vicina ma non sa nulla di questo mio malessere.Probabilmente anche la mia mente molto analitica mi porta a calcolare tutto e a pesare ogni singola cosa, le mie insicurezze forse rendono il tutto più grande di quello che è veramente , non sono nuovo a crearmi problemi che non esistono e ad eccedere nel pessimismo ed ora essendomi sposato probabilmente mi attanaglia la paura di aver sbagliato qualcosa, io che non vorrei sbagliare mai.
Se da un lato ho paura di farla soffrire , dall'altro mi chiedo se sono io la persona insicura e credo di esserlo molto , ad avere delle idee sbagliate e di convincermi nella mia testa a forza di paranoie logorroiche a situazioni e a sentimenti magari non veri.Questo dubbio mi sta distruggendo, mio sto colpevolizzando ed ho capito che prima di prendere decisioni importanti come il matrimonio dovevo forse guardare meglio dentro me stesso, tutto questo mi porta a non vivere serenamente il mio matrimonio .Cosa mi consiglia di fare ?

Ciao Federico, comincio a rispondere alla tua lettera facendo subito una precisazione: se una persona sente un disagio, di qualunque tipo ed entità, quella persona ha un problema. Il fatto, come tu dici, di esserti creato qualche volta "problemi che non esistono" è qualcosa che può essere visto sotto più punti di vista. Forse quei problemi non esistevano nella loro manifestazione oggettiva e visibile agli altri, ma se te li sei "creati" è fuori di dubbio che esistessero per te. Faccio questa premessa perchè sono convinta che non ci sia solo la verità concreta dei fatti ma anche una verità personale e soggettiva che corrisponde al nostro sentire, quindi qualunque percezione di difficoltà ha motivo di essere considerata un problema. Poi si può discutere a lungo su quali siano le modalità più adeguate di affrontare i vari problemi grandi e piccoli.
Ma veniamo alla tua situazione. Da come parli mi sembra che nella tua relazione di coppia tu debba evitare alla tua compagna ogni sofferenza, ma che tra voi non sia contempleta la possibilità per te di essere portatore di una qualche difficoltà o incertezza. Spesso abbiamo tanta voglia di innalzare i nostri amori elevandoli a sentimenti perfetti e inattacabili che non ci concediamo la possibilità di includere le nostre debolezze e i nostri dubbi.Credo che sarebbe utile per te affrontare la tua compagna facendole capire che tu non sei solo quello che la protegge da tutto, ma che hai, a tua volta, bisogno di essere aiutato e protetto. Penso che dovresti comunicarle le tue difficoltà e condividerle con lei.
Il fatto che tu senta delle incertezze non vuol dire necessariamente che tu abbia fatto la scelta sbagliata, ma solo affrontando insieme la situazione potrete capirlo . Non ritengo che tenendoti i tuoi dubbi tu possa arrivare a grandi soluzioni. Come hai scritto, i tuoi impegni e il tuo lavoro da 12 ore al giorno ti hanno già allontanato dal problema una volta senza che i nodi si siano sciolti. Ti sarà, quindi, chiaro che rinviare e rimandare sono un sollievo solo momentaneo, poi arriva sempre il momento di un nuovo bilancio.Non è detto poi che il confronto su questa difficoltà non faccia scoprire a te e alla tua compagna delle nuove potenzialità nel vostro rapporto e la possibilità di darvi sostegno reciproco.

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