Relazioni sentimentali (165639)
Martina, 22 (165639)
La mia Storia: Ciao a tutti,
Sono una ragazza di 22 anni e 4 anni fa ho conosciuto un ragazzo un po' più grande di me con una storia personale molto sofferta, con diversi lutti.
Per motivi di studio e poi di lavoro suoi ci siamo sempre visti poco, tipo una decina di volte l'anno, però da subito ci siamo considerati una coppia perché ci piacevamo in tutti i sensi.
Da parte mia la storia è stata molto difficile, perché avrei voluto vederlo di più e perché non c'era molto dialogo tra di noi. In sintesi io tendevo a dare importanza alle sue esigenze e anche se l'ho lasciato numerose volte tornavo sempre da lui.
Abbiamo passato anche dei periodi senza sentirci, perché io volevo voltare pagina non vedendo realisticamente nella nostra storia delle basi per un futuro insieme.
Come ora: non ci vediamo da più di un anno e non ci sentivamo da un paio di mesi, quando io l'ho cercato e piano piano è riafforato il nostro sentimento.
La mia famiglia lo considera solo una fonte di dolore per me, e per rivederlo dovrei creare dei conflitti con i miei. Lui mi ha chiesto di rivederci e io da una parte vorrei perché nel mio immaginario lui è l'uomo della mia vita, dall'altra invece ho paura di soffrire ancora.
Cosa mi consigliate?
Grazie mille.
Gentile Martina un rapporto, che sia di amicizia o amore, è basato sempre sul principio di "dare - avere".
Non perché ci siano interessi egoistici, ma perché i sentimenti affettivi lo sono di per sé.
Se io ti voglio bene, ho necessariamente bisogno di te. Ho bisogno della tua vicinanza che, quando non può essere fisica, deve essere mentale.
Non credo che il rapporto che lei vive con questo ragazzo sia salutare.
Vedersi dieci volte l'anno e non avere dialogo non sono buoni presupposti per una relazione sana.
Inoltre lei stessa dice di essere sempre stata lei a tornare e che anche questa volta lo ha cercato lei.
A questo punto le suggerirei di parlarne con un collega della sua zona, in modo da chiarire quali sue dinamiche interne la portano a porsi in maniera così sottomessa con una persona che nella realtà dei fatti non le dà nulla.
Dott.ssa Agnese Tiziana Magno
Pubblicato in data 03/02/2015