sessualità-fobia sociale (48482)
Stefano,36anni (15.2.2002)
Egregio
Dottore, Vorrei parlare di un problema che mi sta assillando fin
dall'adolescenza (adesso ho 36 anni), e che in parte credo abbia a
che fare con la cosiddetta 'stimolazione anale maschile'. Attorno ai
14-15 anni (periodo di subbuglio ormonale per eccellenza), ho
scoperto questa cosa e l'ho praticata per un pò, insieme alla
masturbazione (intensiva a quell'età ). Poi dopo poco, ho
incontrato la mia prima ragazza con la quale è andato tutto
benissimo, sia a livello sessuale (prima volta per entrambi) che
sentimentale; ho continuato (e continuo tuttora) a masturbarmi, ma ho
smesso la stimolazione anale. Quella esperienza della stimolazione
anale (fatta con oggetti etc) mi ha lasciato dei segni psicologici
non indifferenti, infatti ho sempre pensato che fosse correlata
all'omosessualità. Ho letto recentemente su internet che le 2
cose non sono necessariamente legate e mi la cosa mi ha risollevato,
infatti mi rendo conto che all'epoca ricercavo solo la sensazione di
piacere, combinata con la masturbazione; non mi sentivo, e non mi
sento ora, attratto dagli uomini.
Il problema è che (non so bene per quale ragione.questione di
aspetto e/o atteggiamenti forse, anche se non mi pare.),
frequentemente la gente pensi che sia gay; questo succede appunto fin
dall'adolescenza. questo naturalmente mi dà fastido non poco,
perché fino ad ora ho avuto nel tempo diverse ragazze
(attualmente sto insieme con la mia ragazza da circa 7 anni, ma anche
storie brevi) con le quali a livello sessuale è sempre andato
tutto ottimamente). Ad un certo punto, a livello di test vero e
proprio ho provato a fare alcune esperienze con transessuali per
vedere che succedeva.e tutte le volte sono rimasto tipo pezzo di
ghiaccio, nessun tipo di coinvolgimento o attrazione. Tutte le volte
che questo succede (magari anche se è una battuta fra amici),
ci rimango ovviamente di sasso e non riesco ad essere indifferente,
ci rimugino sopra, il ricordo di quella esperienza della
stimolazione (che sinceramente vorrei non aver fatto, a questo
punto.) riaffiora e mi deprime.in pratica è una specie di
effetto 'coda di paglia'.spesso evito persino situazioni sociali
(feste, uscire, etc.) per evitare che possa succedere (si tratta di
fobia sociale?) e questo naturalmente ha ripercussioni spiacevoli
sulla la mia vita sociale e lavorativa, che a loro volta si
ripercuotono (a volte) nel rapporto con la mia ragazza attuale, con
la quale peraltro (ripeto) specialmente a livello sessuale mi trovo
benissimo. Inoltre mi rendo conto di avere sviluppato insicurezza e
timidezza nei rapporti con le persone (a parte le persone che conosco
bene), che tempo fa non avevo. Può chiarirmi le idee in
proposito?
Grazie.
Caro Stefano, bando a problemi inutili e rimuginamenti fobici paralizzanti! Non é dell'omosessualità che hai da temere, ma della tua insicurezza, timidezza, incapacità di chiudere col passato...Che la zona anale conservi un suo tasso erogeno é fisiologico e non ha niente a che fare coll'orientamento sessuale. Ma tornare ossessivamente all'idea é disturbante, certo! E, non riuscire a buttare in ridere le battute degli altri, quando la cosa é detta proprio per sfottere (se no che gusto c'é?) , insomma questo hai da cambiare, e non fare assurdi test con transessuali, come se fosse la prova della cartina di tornasole circa la tua virilità... beh, hai cose migliori su cui investire tempo e denaro! Ciao.