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La logica della posizione - 20^ puntata

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on . Postato in Breve corso di psicoeconomia | Letto 1956 volte

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PERCHE' SI FA FATICA A TENERE QUANDO SI STA GUADAGNANDO?

UN GIORNO SCOPRITE UN TITOLO CHE VI PIACE…

…lo analizzate approfonditamente e ne concludete che si tratta di un vero affare. Lo acquistate e rimanete in attesa di scoprirne la reale forza propulsiva. Dopo pochi giorni l'azione comincia a salire, fino a farvi guadagnare il 4%, poi il 6% poi l'8 ed infine il 10%.

A quel punto siete tentati di portare a casa i guadagni, ma avete anche la sensazione che il rally sia solo all'inizio e che le sorprese non siano finite, per cui vi trovate indecisi sul da farsi.

La settimana successiva il titolo corregge di qualche punto percentuale, tanto da farvi pentire di non aver venduto prima. Tuttavia l'ottava seguente l'azione riprende a salire di gran lena! Siete addirittura arrivati ad un guadagno del 15% e a quel punto non ve la sentite più di rischiare ancora, per cui decidete di liquidare!

LE COMPONENTI SONO DUE

Per quale motivo si fa fatica a tenere quando si sta guadagnando?

Ve lo siete mai chiesti? E' una domanda banale, ma è molto importante conoscerne la risposta per capire quali sono i freni nascosti che ci impediscono di operare con razionalità.

In effetti le componenti che sono alla base della resistenza a tenere in situazioni di guadagno sono due: la non accettazione del rischio ulteriore e la soddisfazione per l'andamento dell'operazione.

All'inizio dell'esempio precedente abbiamo visto in azione la prima, e poi la seconda.

LA NON ACCETTAZIONE DEL RISCHIO ULTERIORE

La non accettazione del rischio ulteriore è una componente che entra in gioco nella prima fase della salita. Si tratta di una variabile che può essere molto diversa da persona a persona, ma generalmente si riscontra nella stragrande maggioranza degli operatori. Fino a quando il prezzo dell'azione non sarà salito tanto da non minacciare più i profitti realizzati, l'investitore percepirà sempre una spinta interiore alla vendita per mettere "il bottino" al sicuro.

LA SODDISFAZIONE

Poi, quando la salita avrà raggiunto un livello tale da non far più temere alcun rischio per i profitti realizzati, allora nella psiche dell'investitore subentrerà un desiderio di vendita dovuto all'appagamento del risultato raggiunto.

METTETEVI ALLA PROVA

Ognuno di noi però è diverso dagli altri. Qual è la vostra emotività durante i rialzi? Come vi comportereste in caso di guadagno?

Provate a saggiare la vostra reattività ai guadagni con i test dal numero 21 al 30 del mio libro "100 test per guadagnare in borsa" (ed. Franco Angeli), e cercate di capire quale è la vostra peculiare tendenza nascosta nelle situazioni caratterizzate dal segno più. Sfidate inoltre il vostro self control con il test del capitolo 9 del mio libro "Come guadagnare in Borsa con la psicologia", e prestate attenzione alla vostra reazione.

Avete provato? Bene.

Se nelle situazioni di guadagno non avete fatto fatica a tenere e a lasciar correre i profitti, significa che le componenti di 1) NON ACCETTAZIONE DEL RISCHIO ULTERIORE e 2) SODDISFAZIONE sono presenti in voi in forma minima, ed avrete maggiori chance di successo.

LA TERAPIA

Se invece verificherete la presenza di una, o dell'altra, o di entrambe le componenti, allora, prima di operare in Borsa dovrete lavorare molto su Voi stessi per cercare di:

A) capire che è impossibile guadagnare senza accettare il rischio

B) è necessario lasciar correre i guadagni per beneficiare a pieno delle fasi rialziste

C) le correzioni durante i rialzi sono inevitabili prese di beneficio ma non significano necessariamente inversioni del trend

LA CONCLUSIONE PSICOECONOMICA

Per capire meglio l'importanza del lasciar correre i profitti ( vedi in https://web.tiscalinet.it/renatos ) dovete sapere che, all'aumentare dei guadagni aumentano sia la 1) NON ACCETTAZIONE DEL RISCHIO ULTERIORE, che la 2) SODDISFAZIONE, vale a dire entrambe le componenti che frenano la tenuta del titolo.

Quando si sta guadagnando è meglio tenere:

1) per non bloccare sul nascere i risultati positivi

2) PERCHE' SI TRATTA DELLA FASE IN CUI E' PSICOLOGICAMENTE PIU' FACILE GESTIRE LA SITUAZIONE (AL CONTRARIO DI QUANDO SI STA PERDENDO)! PIU' IL TITOLO SALIRA' E PIU' L'INVESTITORE POTRA' CONTARE SU UNA MAGGIORE PADRONANZA DOVUTA AGLI UTILI CHE LO SEPARANO DAL PUNTO DI PAREGGIO.

LA CONCLUSIONE FONDAMENTALE E' PROPRIO QUESTA: DI SOLITO CI INSEGNANO A LASCIAR CORRERE I PROFITTI PER NON BLOCCARE SUL NASCERE I FRUTTI DELL'OPERAZIONE, MA L'IDEA DI TENERE PER APPROFITTARE DELLA MAGGIORE PADRONANZA DELLA SITUAZIONE E' UNA CONCLUSIONE DI ESCLUSIVA PERTINENZA DELLA PSICOECONOMIA !!


Riproduzione Riservata - Renato Paludetto © 2001

Cari amici, con questa puntata si conclude la mia collaborazione con Psiconline.it, che ringrazio.

Ritengo che sia stata una collaborazione molto utile per tutti i navigatori del sito, nonché un importante intervento per stimolare anche in Italia la ricerca riguardante la psicoeconomia e le connessioni tra psicologia e trading di Borsa, che, lo ripeto, a mio avviso stanno alla base di più del 50% dei movimenti delle azioni: infatti il valore di una società non cambia ogni secondo, ma il suo prezzo sì!
Desidero ringraziare tutti coloro i quali hanno visitato ed apprezzato la Rubrica e si sono appassionati alla materia e l'hanno trovata un utile strumento di affinamento della propria operatività.
Un grazie ed un saluto a tutti.
Renato Paludetto

Tags: economia psicologia borsa, titoli, azioni

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