Note su alcuni meccanismi schizoidi (Klein, 1946)
“Credo che si abbiano relazioni oggettuali già all’inizio della vita e che il primo oggetto sia il seno materno, che viene scisso in seno buono (gratificante) e seno cattivo (frustrante) […] Ho avanzato l’ipotesi che la relazione con il primo oggetto comporti l’introiezione e la proiezione dello stesso, in modo che fin dall’inizio le relazioni oggettuali sono modellate dall’interazione tra introiezione e proiezione, tra oggetti e situazioni interni e oggetti e situazioni esterni. […] Nei primi mesi di vita l’ansia viene vissuta in prevalenza come paura della persecuzione e questo contribuisce al formarsi di certi meccanismi e certe difese caratteristiche degli stati paranoide e schizoide. Tra le più importanti di queste difese è il meccanismo della scissione in oggetti interno e oggetti esterni, in emozioni ed Io.”
“Nella fase evolutiva la libido orale predomina ancora, le fantasie e gli impulsi libidici e aggressivi vengono alla ribalta da altre fonti e portano a una confluenza di disideri orali, uretrali e anali sia libidici che aggressivi.”
“[…] seguono due linee principali: in una predominano gli impulsi orali di succhiare, mordere, svuotare e derubare il corpo della madre dei suoi contenuti buoni. Nell’altra predominano gli impulsi anali e uretrali che comportano l’espellere sostanze nocive (escrementi) fuori dal sé all’interno della madre, insieme alle parti dell’io odiate e scisse […] sono destinati non solo a danneggiare, ma anche a controllare e prendere possesso dell’oggetto.”
“ Si pone a questo punto la questione se dei processi di scissione attiva non possano aver luogo all’interno dell’Io anche in uno stadio molto precoce. La nostra opinione è che l’Io primitivo scinda attivamente l’oggetto e il rapporto con esso, e questo può anche implicare una scissione dello stesso Io. Ad ogni modo, il risultato della scissione è sempre una dispersione della pulsione distruttiva avvertita come fonte di pericolo. Io ritengo che l’angoscia primaria di essere annientati da una forza distruttiva interna, assieme alla reazione specifica dell’Io costituita dalla frammentazione o dalla scissione di se stesso, abbiano un peso estremamente rilevante in tutti i processi schizofrenici.”
“Questo conduce a una forma particolare di identificazione che stabilisce il prototipo di una relazione oggettuale aggressiva. Io propongo per questi processi il termine di identificazione proiettiva.”
Klein M., (1946), Note su alcuni meccanismi schizoidi, tr.it. in Scritti 1921-1958, Boringhieri, Torino, 1978
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