Androfobia
L’androfobia rientra nella grande categoria delle fobie e viene definita come paura degli uomini. Nelle femmine questa paura tende a determinare un’avversione per il sesso opposto, per tutte le attività sessuali con gli uomini e quindi per il matrimonio.
Tra le cause: violenze subite nell’infanzia o esperienze sessuali precoci che hanno lasciato disgusto e senso di colpa. Molto spesso l’androfobia porta all’omosessualità femminile.
Come bisogna comportarsi per uscire da questa paura?
Per liberarsi di ciò che impedisce di star bene e raggiungere il benessere, si dovrà lavorare per “tappe”:
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la prima sarà quella di prendere coscienza del fenomeno fobico;
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la seconda è la consapevolezza, nel senso di riconoscere che non è una debolezza e che non si è in grado di liberarsene da soli;
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la terza tappa è l’azione: riguarda la strategia da usare per far fronte a questa fobia, per acquisire la fiducia e favorire una buona autostima.
Le fobie possono avere un effetto logorante: conoscere la causa della paura non significa farla scomparire e restituire le forze. Perciò risulta più efficace “lavorare” per superarle, in modo da ottenere piccole esperienze positive di successo che a loro volta costituiscono una motivazione.
L’approccio terapeutico, pur nella sua complessità, nella maggioranza dei casi può portare a soluzioni permanenti o, nei casi gravi, dare buoni risultati in quanto la persona conserva e mantiene sempre un buon rapporto con la realtà.
Essendo, quindi, consapevole dell’irragionevolezza ed eccessiva del proprio stato ansiogeno verso la situazione temuta, sarà in grado, con l’aiuto di una persona qualificata, di sviluppare un processo di consapevolezza e rielaborazione delle proprie problematiche.
Per approfondimenti:
Il grande manuale di sessuologia in 2701 parole, Rizzoli editore.
(A cura della dottoressa Daniela Scipione)
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