Flooding
Indica una tecnica cognitivo-comportamentale che consiste nell'esposizione ripetuta del soggetto allo stimolo a valenza fobica, senza che vi sia per lui possibilità di fuga.
La pratica del flooding, detta anche "immersione", produce inizialmente una risposta ansiosa di massima intensità e, come conseguenza ad un'esposizione ripetuta dello stimolo fobico, viene successivamente seguita da un decremento fisiologico.
In realtà, il soggetto tende ad evitare deliberatamente e consecutivamente il confronto con la stimolazione ansiogena, impedendo così l'estinzione della risposta fobica.
Il flooding potrebbe essere considerato una versione alternativa alla tecnica dell’estinzione, un intervento di tipo implosivo.
Nello specifico, il processo di estinzione consiste nel presentare ripetutamente ad un soggetto lo stimolo condizionato (SC), che elicita una risposta che si intende modificare, facendo però in modo che esso non segua mai ad uno stimolo incondizionato (SI). In questo modo lo stimolo condizionato perde gradualmente il potere di elicitare la classica risposta condizionata (RC).
In questa situazione si potrebbe però verificare che il comportamento disadattivo, cioè la reazione di attacco- fuga indiscriminata, impedisca lo stesso processo di estinzione in quanto il soggetto si sottrae alla relazione. Inoltre l'effetto esercitato dall'estinzione non è molto profondo, soprattutto se l'associazione tra lo stimolo condizionato e la risposta condizionata, che il primo elicita, è molto forte.
Quindi, non dovrà essere mai impiegata come tecnica esclusiva per il trattamento di un comportamento disadattivo, poiché non si può mai escludere completamente l'eventualità di un recupero spontaneo. Tale intervento, inoltre, può anche essere vanificato se effettuato in concomitanza a sporadiche associazioni tra lo stimolo condizionato e quello incondizionato.
Invece attraverso la procedura del flooding, che rientra tra le tecniche cosiddette “forti” della terapia cognitivo-comportamentale, il terapeuta porta il paziente a sperimentare, a livello immaginativo o reale, la situazione che più lo spaventa e per il maggior tempo possibile, allo scopo di fargli per così dire "toccare con mano" l'irrealtà dei suoi timori; in genere l'ansia, dopo aver raggiunto un picco, si ridimensiona o in certi casi sparisce completamente. Ad esempio, di fronte ad una persona che non si avvicina alle finestre per paura di non resistere all'impulso di buttarsi di sotto, il terapeuta dopo aver stabilito un rapporto di fiducia e spiegato il senso dell'intervento, può utilizzare una tecnica di questo tipo: aiuta il paziente a salire in piedi su una sedia, davanti ad una finestra spalancata, e gli sta accanto anche per qualche ora, sostituito poi via via nei giorni successivi dai familiari di quest'ultimo, fino all'estinzione della sua paura e delle sue risposte d'angoscia.
Pertanto, attraverso la tecnica del flooding, è possibile presentare in modo reale o immaginato lo stimolo condizionato (SC) che elicita una risposta che si intende modificare, ponendo però il soggetto in condizione di non poter evitare (se non con reazioni estreme) lo stimolo condizionato stesso, fornendogli contemporaneamente sicurezza circa la propria incolumità. Si tratta comunque di una procedura che, in ogni caso, deve essere utilizzata con cautela poichè in alcuni casi invece di produrre estinzione conduce alla sensibilizzazione verso lo stimolo condizionato, in aggiunta al fatto che questo tipo di interventi può e deve essere effettuato solo da terapeuti di provata esperienza e su pazienti ben selezionati.
Per approfondimenti:
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Dizionario di Scienze Psicologiche, Ed. Simone
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Psicotraumatologia.com
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Tags: flooding immersione tecnica cognitivo- comportamentale esposizione ripetuta stimolo a valenza fobica