Problemi in famiglia ( 1493312088567)
Cri, 47
Sono madre di due ragazzi, uno quasi di 18 anni e l'altro di quasi 14.
Il problema è iniziato col figlio maggiore che è stato vittima di bullismo due anni fa e come valvola di sfogo usava me e suo fratello. Quando ci siamo resi conto del problema siamo intervenuti a scuola e siamo riusciti a risolvere con l'aiuto degli insegnanti.
Ma tutto ha minato l'autostima già bassa e,come se nn bastasse, con tre materie insufficienti è stato bocciato.Ha cambiato scuola e le cose sono lentamente migliorate ma sono aumentati i conflitti in famiglia. Quando c'è lo scontro con me o mio marito lui urla, sbraita e vuole usare le mani.
Purtroppo il giorno successivo resta clima pesante con io che cerco di parlare con lui e fargli capire che non può comportarsi così e mio marito che nn vuole rivolgergli la parola. A monte di tutti ciò è quello che nn riesco a capire è il motivo per cui si arrabbia in questo modo così, partendo da scintille del tipo...
Mi hai svegliato apposta! Rivolto al fratello più piccolo. Che cosa dovrei fare secondo voi? Dove sbaglio? Dice sempre che prendo le parti del fratello, anche se in realtà passo più tempo con lui, tra ripetere le lezioni e parlare , che con suo fratello. Grazie
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Cara Cri,
L'aggressività è una modalità di comunicazione tipica che utilizza l'adolescente per esprimere un proprio disagio oppure, più semplicemente, una manifestazione di ribellione con lo scopo di differenziarsi dalle figure genitoriali. Infatti suo figlio quando reagisce con rabbia per cause apparentemente insignificanti in realtà vi sta comunicando qualcosa che, almeno per lui, ha un rilevante significato. In particolare chi è stato vittima di bullismo come in questo caso sviluppa nervosismo a causa dell'incapacità di non farsi sottomettere, che può venir sfogato su persone esterne ai fatti come i famigliari o i compagni di scuola.
Dunque, dovreste cercare innanzitutto, prima di entrare nel circolo emotivo che si viene a creare durante situazioni di liti come quelle che ha descritto, di riflettere sul messaggio che si nasconde dietro lo sfogo di suo figlio. Tuttavia se, nonostante le accortezze che proverete a mettere in atto per gestire la situazione diversamente, non otterrete il cambiamento sperato, vi consiglio di affidarvi ad uno specialista che vi aiuti ad affrontare meglio il problema.
Cordiali saluti.
A cura della Dottoressa Eleonora Mercadante
Pubblicato in data 09/05/2017
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