Senso di colpa (1547112077890)
Pietro, 25
Buongiorno, intorno all’età tra i 10 e i 13 anni mi è capitato più volte di “toccare” (senza costrizione) mia cugina più piccola (circa 2 anni e mezzo in meno).
L’ho sempre vista come una curiosità dettata dall’eta e dal rapporto di confidenza che c’era con lei, visto che eravamo quasi sempre insieme (la cosa è terminata da sé crescendo).
All’improvviso, adesso, dopo quasi 12 anni mi è preso un forte senso di colpa soprattutto verso i miei genitori, che non sanno della cosa. Premetto che sono un soggetto molto ansioso. il rapporto con mia cugina è molto sereno, abbiamo entrambe relazioni stabili e non abbiamo mai parlato di queste cose. Posso considerare tali atteggiamenti di infanzia normali?
Oppure dovrei rivelarlo ai miei genitori? Grazie
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Caro Pietro,
esperienze simili alla sua sono molto diffuse tra coetanei o quasi, durante l'infanzia e la pre-adolescenza.
Molte persone le vivono come serene e giocose esplorazioni del corpo e come sani momenti di curiosità verso la scoperta della sessualità; per altre, questi giochi si tingono di disgusto, vergogna, disagio o paura.
Mi chiedo cosa ci sia all'origine di questo suo senso di colpa: teme che sua cugina abbia vissuto questi momenti come traumatici? Ritiene sbagliato ciò che è accaduto a causa della vostra parentela? Le pesa avere un segreto?
Mi stupisce soprattutto che il suo senso di colpa sia rivolto verso i suoi genitori: perchè sente che l'esperienza di cui mi parla li riguardi in qualche modo? Qual è per lei il loro ruolo in tutto ciò, e nella sua vita attuale in generale? Perchè è con loro che si chiede se dovrebbe parlarne, e non ad esempio con sua cugina stessa?
Se sente il bisogno di parlare con qualcuno di questi ricordi, forse rievocarli con lei, anche eventualmente approcciando il tema in tono leggero e semi-scherzoso, potrebbe aiutarla a rasserenarsi, oppure a comprendere come sua cugina abbia vissuto quell'esperienza, e se è il caso, affrontare col dialogo eventuali nodi di disagio che potrebbero essere rimasti in sua cugina o in lei.
Pubblicato il 16/01/2019
A cura della Dottoressa Elisabetta Ranghino
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