Paura di non saper amare (128907)
Antonio 35
Ho amato una sola persona nella mia vita, a 18 anni, senza mai soffrire ne di panico ne di dubbi per i sentimenti che provavo nei suoi confronti, mi sentivo il suo uomo e lei era la mia donna ma dopo di essa posso dire di non aver piu' amato davvero nessuna donna. Ormai sembra essere una condanna, se mi interessa una donna seguo il mio istinto e il mio cuore, le faccio una corte spietata e molto attenta ma quando lei si accorge di me e mi dimostra il suo interesse nei miei confronti comincia il dramma. Inizio a vederla diversa o forse non la vedo piu', mi sento in panico, angosciato, spesso depresso , triste e incapace di reggere al gioco ma devo andare avanti perche' in quei momenti non provo piu' nulla x lei, vedo solo un mostro che pretende da me chissa' che cosa e scappo in continuazione tanto che a volte sto con lei ma è come se non ci fosse e qualcosa mi dice di non continuare perche' saranno guai x lei, perche' i miei sentimenti svaniscono nel nulla. Se non mi fermo subito e cerco di conoscerla meglio mi calmo ma appena lei mi da troppa sicurezza l'angoscia comincia a risalire e mi blocco dinuovo così comincio a rivelare che non sono sicuro e ho bisogno di tempo. Ormai sono 15 anni che mi capita di fermarmi sempre allo stesso punto. Spesso le donne mi si avvicinano come delle mamme eo crocerossine pronte a capire "l'antonio bimbo" ma anche se inizialmente accetto questa loro figura cosi' rassicurante ma indubbiamente triste in un secondo momento le rifiuto perchè vedo il nostro rapporto falso e non come io lo desideravo. Il fatto poi è che questo mio comportamento me le fa attaccare sempre di più e non so come liberarmene, altre invece ovviamente mi hanno abbandonato lasciandomi comunque delle ferite e innescando dei grandi sensi di colpa. Se vi puo' aiutare i miei genitori sono due persone bellissime che si amano tantissimo ma mi e' mancata la figura di un padre autoritario e pratico...sempre felicemente dipendente da mamma e mai capace di prendere una decisione da solo, non guida ed e' negato x i lavori pratici mentre io ho reagito diversamente vedendomela da solo nelle mie cose anche se sempre con una certa punta di insicurezza perche' mio padre da piccolo mi ha sempre criticato di fronte agli altri.
E' vero, abbiamo un lato in ombra che rimane sullo sfondo ed è di difficile comprensione.La vita deve metterci alla prova e nelle condizioni di svelare quello che è in profondità.Credo che finora ti sei messo in gioco abbastanza poco: fai molte riflessioni sulle tue esperienze ma manca il confronto con la realtà delle emozioni.Le scelte nella vita sono necessarie, dopo, a posteriori è possibile analizzare quanto è accaduto e correggere gli errori, troppa paura di sbagliare non ci porta da nessuna parte.La pura dei sentimenti e di quello che comportano, specialmente in campo affettivo e nelle relazioni di coppia, ci fa vivere in un mondo virtuale, parallelo.Fare e scelte e sperimentarci veramente, a contatto con il nostro mondo emozionale, è l'unica strada praticabile.
(risponde il Dott. Renato Vignati)
Pubblicato
in data 14/01/09
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