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depressione (48155)

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Anna, 33anni (7.2.2002)

Sono circa due anni che soffro di ansia e occasionali attachi di panico che però hanno finito per condizionare la mia vita quotidiana. Ho paura di svolgere le regolari attività che prima caretterizzavano la mia vita. Quando sono sola ho paura di prendere l'autobus, di restare in casa, non faccio mai shopping da sola e quando sono fuori penso sempre quando dista l'ospedale più vicino al posto dove mi trovo nel caso dovessi sentirmi male. Sono stata per un anno in cura da uno psicologo, ma non è cambiato molto. Mi rifiuto di prendere qualsiasi medicinale antidepressivo consigliatomi dal medico di famiglia per paura degli effeti collaterali. Vorrei sapere se la medicina omeopatica potrebbe essere un valido e efficace aiuto per me, oppure devo affidarmi alla medicina tradizionale. Ringraziandola le porgo i miei più sentiti saluti Cio' che le e' accaduto e' abbastanza tipico nel caso del disturbo da attacchi di panico. Spesso succede che il soggetto sviluppi agorafobia in concomitanza dei primi (o anche di uno solo) attacchi di panico. Ossia, proprio come sta capitando a lei, ha una fortissima paura di uscire o restare da soli in casa per timore che possa sentirsi male e non sapere come fare senza l'aiuto di nessuno. Questo, come ha potuto constatare, diventa un fattore talmente limitante da condizionare l'intera esistenza e cambiare completamente la propria vita. Se si tratta di una situazione acuta, come mi sembra di capire sia la sua (ossia se gli attacchi di panico continuano, resta un fondo ansioso elevato e si e' sviluppata una importante agorafobia), la sola terapia psicologica e' sicuramente insufficiente. Il trattamento migliore e' quello che associa insieme una terapia farmacologica mirata (basata essenzialmente su antidepressivi, come le ha consigliato il medico di base) ad una psicoterapia. La prima la aiuta a diminuire drasticamente i fattori biochimici alla base del disturbo di panico, stabilizzando il tono dell'umore e quindi ridimensionando anche le conseguenze di tipo ansioso. La seconda la aiuta ad affrontare quelle situazioni che adesso le fanno terrore. Sia in letteratura che per la mia esperienza professionale, questa strategia aiuta moltissimo le persone affette da questo problema, tanto da riuscire a riprendere completamente una vita normale. Per quanto riguarda gli effetti collaterali, non si preoccupi. Il medico (meglio se uno psichiatra) conosce benissimo i problemi che ne possono derivare e sa come monitorare il trattamento. In ogni caso, i benefici che se ne hanno superano di gran lunga i fastidi che potrebbero esserci, essendo questi ultimi transitori e del tutto reversibili. Non conosco la medicina omeopatica, e quindi non so consigliarle in tal senso. Cio' che so e' che esistono strategie combinate di farmaci e psicoterapia che funzionano abbastanza bene.
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