Pubblicità

La mia perdita (1542443204920)

0
condivisioni

on . Postato in Depressione | Letto 881 volte

1 1 1 1 1 Votazione 0.00 (0 Voti)

le risposte dellespertoLose123, 29

domanda

 

 

Gentili dottori vi scrivo per raccontarvi la mia storia ed avere un aiuto su come gestirla siccome non credo che in questo momento la stia affrontando nel modo giusto.

Circa un mese fa ho perso il mio bambino, si perchè io non l'ho mai chiamato "Aborto spontaneo" o "Aborto ritenuto", per me era il mio bambino. Ho sempre desiderato un figlio, anzi dopo un paio d'anni di convivenza l'ho desiderato ancora di piu' pensando sempre che potesse essere la gioia della casa, sia mia che dello splendido uomo che ho sposato.

Così in viaggio di nozze sono rimasta incinta al primo tentativo e quando l'ho scoperto mi sono sentita così fortunata, così orgogliosa di aver concepito sin da subito, come se avessimo ricevuto un dono.Durante la gravidanza non sono mancati momenti di stress a lavoro ma quando tornavo a casa e mi stendevo sul letto mi accarezzavo la pancia e subito mi sentivo meglio fino a che un giorno lo stress non fu talmente forte da provocarmi una perdita così iniziai siringhe per cercare di aiutare la gravidanza ed analisi continue per controllare la crescita del mio piccolino.

Poi però finalmente durante un ecografia di controllo sentimmo il suo cuoricino, io e mio marito eravamo al settimo cielo e cominciammo a progettare il nostro futuro. All'ottava settimana quel cuoricino era diventato bradicardico e due giorni dopo aveva smesso di battere. Ho pianto tantissimo, anche per giorni interi, il mio bambino non c'era piu' ed a quello si aggiungeva il trauma dell'ospedale, del raschiamento, che consolandomi mi dicevo che forse era il mio piccolino che non voleva lasciarmi ed ero obbligata ad affrontare tutto. Ho pensato che con il tempo il dolore ad un certo punto sarebbe sparito ma invece continuo a piangere, questa volta non sulla spalla dei miei cari, ma di nascosto.

Piango se vedo un cartello con bambini, piango se qualcuno mi chiede quando farò un figlio, piango quando sono accanto a donne in gravidanza, ma non per invidia ma semplicemente perchè il mio bimbo non c'è piu'. Sono in una fase in cui molte amiche sono neo-spose e dopo questa, che per me è stata una tragedia, mi sono trovata presente ad un annuncio di gravidanza dove ho dovuto fingere di stare bene per non rovinare il bellissimo momento dei miei amici.

Mi distrugge il fatto che nessuno possa capirmi, che se ho voglia di piangere devo trattenere le lacrime per non sembrare pesante, quasi come se debba vergognarmi del mio dolore. Ho paura di non poter diventare mamma e dare a mio marito la famiglia serena che merita e desidera. Fingo di essere felice per la mia famiglia, per mio marito e per i miei amici ma quando sono sola proprio non posso fare altro che piangere. E' normale provare così tanto dolore anche se è passato piu di un mese? Cosa posso fare per sentirmi meglio? Vi ringrazio

 


consulenza psicologica

Vuoi richiedere una consulenza gratuita online ai nostri Esperti?
Clicca qui e segui le istruzioni. Ti risponderemo al piu' presto!

 

Pubblicità

 

 


 

risposta

 

 

Gent.le  Lose,
comprendo il suo dolore di madre nell' aver vissuto l'esperienza dell'aborto spontaneo e che ora si trova a vivere il lutto per la perdita di una creatura piccola che rimane e rimarrà suo figlio/a. Lei è già diventata madre, e con amore può accogliere questa creatura nel suo cuore. Il disturbo post- traumatico da stress è qualcosa che necessita del tempo per essere affrontato e superato. L'aspetto psicologico è molto importante per affrontare la gestazione.

Cerchi il più possibile di trovare un equilibrio psicofisico e di accogliere questo bambino come suo figlio/a, non come una creatura che ha perso. Rimarrà per sempre madre di questo piccolo/a anche se non è mai nato/a.  Le suggerisco di intraprendere un percorso di Psicoterapia individuale in modo da superare questo momento e da poter essere pronta per vivere in armonia e serenità un'altra gravidanza.

 

Pubblicato il 23/11/2018

 

A cura della Dottoressa Iolanda Lo Bue

 

 


Scrivi articoli di psicologia e psicoterapia e ti piacerebbe vederli pubblicati su Psiconline?
per sapere come fare, Clicca qui subito!
 
Pubblicità
Stai cercando un pubblico specifico interessato alle tue iniziative nel campo della psicologia?
Sei nel posto giusto.
Attiva una campagna pubblicitaria su Psiconline
logo psicologi italiani
Corsi, Stage, Informazioni per formare e far crescere i Professionisti della Psicologia Logo PSIConline formazione

 

 

 

Tags: consulenza online gratuita bambino mamma perdita

0
condivisioni

Guarda anche...

Pubblicità

Pubblicità

I Sondaggi di Psiconline

Cosa fare di fronte alla crisi?

Pubblicità

Le Risposte dell'Esperto

Pensiero ossessivo (1624140870…

Fabio, 34 anni     Gentile Dottoressa/Dottore! Mi chiamo Fabio e 5 anni fà ho commesso un errore di tipo erotico.Ho cominciato a scambiare dei...

Problemi con marito [162342796…

Viola, 38 anni     Buongiorno, avrei bisogno di un consulto per dei problemi con mio marito.Mio marito è molto irascibile ma oltre a urlare no...

Ansia e paura nella guida [162…

Clarissa, 22 anni       Salve, vi scrivo perchè da un paio di mesi sto facendo le guide in autoscuola ma la sto vivendo un po' male...

Area Professionale

La trasmissione intergenerazio…

Modificazioni epigenetiche nei figli di sopravvissuti all’Olocausto I figli di persone traumatizzate hanno un rischio maggiore di sviluppare il disturbo post-t...

Il Protocollo CNOP-MIUR e gli …

di Catello Parmentola CNOP e MIUR hanno firmato nel 2020 un Protocollo d'intesa per il supporto psicologico nelle istituzioni scolastiche. Evento molto positiv...

Come gestire il transfert nega…

Per non soccombere alle proiezioni negative del transfert, lo psicoterapeuta deve conoscere con convinzione ciò che appartiene alla psiche del paziente e ciò ch...

Le parole della Psicologia

Disturbo post-traumatico da st…

I principali sintomi associati al Disturbo post-traumatico da stress possono essere raggruppati in tre specie: ...

Emetofobia

Dal greco emein che significa "un atto o un'istanza di vomito" e fobia, ovvero "un esagerato solito inspiegabile e illogico timore di un particolare oggetto,&nb...

Narcoanalisi (o narcoterapia)

Detta anche narcoterapia, è una tecnica diagnostica e terapeutica, utilizzata in psichiatria, che consiste nella somministrazione lenta e continua, per via endo...

News Letters

0
condivisioni