Pubblicità

Abulimia (124255)

0
condivisioni

on . Postato in Disturbi alimentari | Letto 1698 volte

1 1 1 1 1 Votazione 0.00 (0 Voti)
Beatrice 18

Mi chiamo Beatrice, ho 18 anni, tempo fa sono stata obesa, ma grazie all'aiuto di tante persone ora sono una ragazza come tante, con qualche kg di troppo, ma nella norma. Il problema è che quando sto male mangio, mangio e non riesco a fermarmi e in questo momento sto malissimo. Sono stata lasciata dal mio ragazzo, che mi ha umiliata, minacciata, è tornato più volte dichiarandosi pentito, facendo del sesso con me e lasciandomi di nuovo. Vorrei non cercarlo più, ma lo amo e sto male e intanto mangio. Per favore, vi chiedo aiuto. Non so che cosa fare. Se lo sento e lo vedo sto bene al momento, ma poi sto male, se non lo cerco sto male lo stesso. E ogni volta che lo cerco ho paura che mi offenda, me ne ha dette di tutti i colori, ma allora cos'è che mi spinge ancora verso di lui?

Cara Beatrice, assai spesso soffochiamo i problemi sentimentali nel cibo, mangiando e così riempendo il vuoto che sentiamo dentro. Ovviamente mangiare non basta, per cui si mangia ancor di più e il dolore resta. La mia impressione è che tu sia molto insicura, bisognosa di conferme, di sentire di piacere, sentirti desiderata. Tutti bisogni assolutamente comprensibili e comuni, che attualmente stai cercando di soddisfare con la persona sbagliata. Molto spesso i nostri occhi vedono ciò che vogliono vedere e non ciò che è reale. Quando dentro di noi vi è un bisogno forte, che vogliamo soddisfare, succede che quando incontriamo qualcuno che si mostra anche un po' gentile verso di noi tendiamo a credere che quella persona ci darà ciò che cerchiamo e cominciamo a vedere in quella persona tutto ciò che noi vogliamo vedere, rimanendo incapaci di credere che le cose stiano diversamente, restando legati a quell'idea che ci eravamo fatti tanto da sopportare offese e umiliazioni prima di cominciare a rendersi conto che forse era solo una nostra idea. Cos'è che ti spinge da questa persona? La tua idea di questa persona, il fatto che tu non vedi realmente ciò che c'è, ma ciò che ti piace di vedere e non vuoi assolutamente rinunciare a quest'idea fasulla che ti sei fatta. La paura di non trovare altri, di rimanere sola, il pensiero di dover ricominciare tutto da capo con un altro ragazzo, non sapere se e quando troverai un'altra persona. Tutte queste incertezze mettono ancora troppa paura. Detto ciò, però, la mia attenzione tende a spostarsi su altri aspetti di ciò che hai scritto, e cioè la tendenza a mangiare senza controllarti e il dolore sentimentale che provi. Da come hai descritto questi aspetti credo sinceramente che troveresti giovamento da una terapia. Dovresti proprio rivolgerti da uno psicologo in modo di approfondire il legame esistente tra cibo e sofferenza, lavorando sulla tua autostima, sulla tua capacità di separarti. Sono aspetti importanti, Beatrice, che attualmente ti stanno facendo soffrire, e proprio grazie alla tua giovane età potresti affrontare superandoli. Un saluto.

(risponde il Dott. Massimo Giusti)

Pubblicato in data 01/09/08

Pubblicità
Vuoi conoscere i libri che parlano di bulimia per saperne di più?
Cercali su Psiconline® Professional Store
0
condivisioni

Guarda anche...

Pubblicità

Pubblicità

I Sondaggi di Psiconline

Perché andare in psicoterapia?

Pubblicità

Le Risposte dell'Esperto

Pensiero ossessivo (1624140870…

Fabio, 34 anni     Gentile Dottoressa/Dottore! Mi chiamo Fabio e 5 anni fà ho commesso un errore di tipo erotico.Ho cominciato a scambiare dei...

Problemi con marito [162342796…

Viola, 38 anni     Buongiorno, avrei bisogno di un consulto per dei problemi con mio marito.Mio marito è molto irascibile ma oltre a urlare no...

Ansia e paura nella guida [162…

Clarissa, 22 anni       Salve, vi scrivo perchè da un paio di mesi sto facendo le guide in autoscuola ma la sto vivendo un po' male...

Area Professionale

La trasmissione intergenerazio…

Modificazioni epigenetiche nei figli di sopravvissuti all’Olocausto I figli di persone traumatizzate hanno un rischio maggiore di sviluppare il disturbo post-t...

Il Protocollo CNOP-MIUR e gli …

di Catello Parmentola CNOP e MIUR hanno firmato nel 2020 un Protocollo d'intesa per il supporto psicologico nelle istituzioni scolastiche. Evento molto positiv...

Come gestire il transfert nega…

Per non soccombere alle proiezioni negative del transfert, lo psicoterapeuta deve conoscere con convinzione ciò che appartiene alla psiche del paziente e ciò ch...

Le parole della Psicologia

Zoosadismo

E’ un disturbo psichiatrico che porta l'individuo a provare piacere nell'osservare o nell'infliggere sofferenze o morte ad un animale Lo zoosadismo, termine in...

Narcoanalisi (o narcoterapia)

Detta anche narcoterapia, è una tecnica diagnostica e terapeutica, utilizzata in psichiatria, che consiste nella somministrazione lenta e continua, per via endo...

Dipsomania

Per dipSomania si intende una patologia  caratterizzata da un irresistibile desiderio di ingerire bevande alcoliche. Per Dipsomania ( gr. δίψα "sete" e ...

News Letters

0
condivisioni