Credo di esser entrata nella bulimia (1473254009551)
Undisastro, 15
E' da un po' di giorni, o forse mesi, che dopo mangiato sento di dover vomitare. Non mi abbuffo troppo, ma nemmeno poco, insomma mangio in quantità anormali e in tempi poco distanziati.
Mi capita spesso di non voler mangiare, ma l'impulso di aprire il frigo e mangiare la prima cosa che capita sottomano vince e mi lascio andare.
E' da circa un annetto che non ho autocontrollo sul cibo, ma non ne ho mai voluto parlare con nessuno, tanto meno con i miei genitori.
Spesso e volentieri mangio di nascosto da loro, perché beh, ecco, loro pensano che io sia grassa e se mi vedessero mangiare in tale maniera
penso che me ne direbbero di tutti i colori.
A giugno ho convinto però una mia amica a portarmi da una nutrizionista che mi ha diagnosticato una lieve obesità (63kg), dicendomi che il peso ideale e perfetto per la mia altezza (1m63cm) era 55 kg.
Inoltre mi ha consigliato una dieta e molto movimento, ho seguito ciò per giusto una settimana, e poi mi sono rilasciata andare al cibo.
Mi sento uno schifo ogni giorno e odio il mio corpo, spesso mi chiudo in casa per giorni o per settimane, mi vergogno.
Non voglio che la gente veda questa me così grassa e così orrenda. Vorrei essere magrissima, ogni minuto nella mia testa vagano mille pensieri, e vi assicuro che non son belli.
Per un periodo ho sofferto di disturbi mentali, avevo pensieri suicidi ed ero autolesionista. La sensazione della lametta sulla pelle mi piaceva, era rilassante e mi calmava, fin quando non ho fatto un taglio profondo e di sangue ne è uscito talmente tanto che avevo paura di non farcela.
Allora dalla paura ho smesso..
Spesso avevo attacchi di panico e d'ansia, vedevo cose inesistenti, insomma avevo le allucinazioni ma stavo zitta, non ne parlavo con nessuno, se non con quei due o tre amici di cui mi fidavo ciecamente ma che alla fine si sono rivelate delle persone di m****.
Ora mi è passato, ma ho questo pensiero che mi turba e riesco a malapena a dormire la notte.. Ho paura di esser bulimica.. o dovrei dire.. ho paura di aggravare la situazione.. non voglio dare problemi a me stessa tanto meno ai miei genitori, ne hanno già molti per conto loro.
Ho paura di essere entrata a far parte di quest'incubo da cui non è facile risvegliarsi.. Avevo bisogno di parlarne con qualcuno che mi capisse e non mi prendesse in giro per i miei problemi personali..
Vi ringrazio se leggerete e proverete a capirmi ma soprattutto se proverete a darmi qualche consiglio..
Capire e capirsi, così difficile ma così fondamentale.
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Gentile utente, dalla descrizione che ha fornito sembra chiaro che deve tirare fuori (più che mettere dentro) ciò che prova, ma non è semplice farlo e probabilmente ha bisogno di essere ascoltata e nutrita di amore.
L’immagine corporea (non come sei ma come ti vedi) ha un forte impatto su come ci presentiamo e rapportiamo con gli altri e condiziona le nostre scelte.
Chi ha un’immagine corporea si sé svalutante e degradante, non si sente in grado di trovare amici od ottenere soddisfazioni, chi invece ha una buona immagine e sente di poter essere capace riesce ad avere delle ottime relazioni sociali, empatia, soddisfazioni questo per dire che sembra collegato a come sei, ma in realtà è connesso a come ti percepisci.
Per far questo è necessario riflettere su molti aspetti della propria vita e su cosa rappresenta il cibo, sembra strano ma non è il mangiare in se che non va bene…ma il valore che gli si attribuisce, cosa rappresenta.
Più si capisce quale vuoto si prova a colmare più ci si distacca e si convive con il vuoto. Si accetta, si modifica si contiene. A volte parlare con uno psicologo può aiutare a capire i propri bisogni e superare i momento difficili. Prima di concludere vorrei trascrivere alcuni versi di Shakespeare sull’amore:
Quando si ama al massimo
delle nostre forze ,spesso
si rovina cio' che amiamo.
La parole contengono falsita'
e artifizi; E' nello sguardo
il linguaggio del cuore
evitate di esprimere giudizi,
poiche' tutti siamo peccatori
Rinuncia al tuo potere di attrarmi ed io
rinuncero' alla mia volonta' di seguirti.
Dubita che le stelle siano fatte di fuoco
dubita che il sole si muova
dubita che la verita' sia bugiarda
ma del mio amore non dubitare affatto
Se la musica e' il nutrimento dell'amore,
continua a cantare, dandomene in questo
modo senza alcun risparmio,in tal modo che,
ormai sazio,la mia fame si ammali e ne muoia.
A cura della Dottoressa Luisa Bonomi
Pubblicato in data 22/11/2016
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Tags: disturbo alimentare