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Problema con il cibo - sensi di colpa (146932)

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on . Postato in Disturbi alimentari | Letto 987 volte

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Valeria 27

Gentile Dottore, mi rivolgo a lei per un consulto. Sono una ragazza di 27 anni, da quando ne avevo 16 soffro di disturbi alimentari. Per un po' di mesi ho sofferto di una lieve forma di anoressia (con conseguente massiccia perdita di peso e scomparsa delle mestruazioni per circa un anno), in seguito ho portato avanti la mia vita alternando periodi di abbuffate ad altri periodi di dieta. Questa situazione procede tuttora. Da un po' di tempo a questa parte, non solo sto male per il mio problema, ma è sorta in me una nuova ansia, cioè un misto di senso di colpa e di tristezza nei confronti di mia madre. Senso di colpa perchè lei non sa niente di questa mia continua lotta con il cibo (è rimasta "ferma" al periodo semi-anoressico della mia adolescenza, poi sono sempre riuscita ad occultare le mie sregolatezze alimentari), e ciò mi fa quasi sentire "disonesta" per non avergliene mai parlato; tristezza perchè, se lei sapesse, soffrirebbe terribilmente. Lei non sa, certo, ma talvolta provo un senso profondo di pena nei suoi confronti al solo pensiero che, poveretta, si ritrova una figlia che sta male. Lei che ha sempre fatto salti mortali per rendere felici e sereni i suoi figli! Mi rendo conto di quanto sia assurdo e contorto questo mio sentimento (che cavolo c'entrerà mia madre, adesso? Semmai, quella per cui dovrei provare pena è me stessa, non certo lei, che riguardo a questa situazione sta cento volte meglio di me!), del resto lo provo e non ci posso fare nulla. Lei cosa ne pensa a riguardo? Le sono grata della sua
comprensione e disponibilità. Cordiali saluti

Cara Valeria, immagino che tutti questi sentimenti di colpa, tristezza e disperazione collegati sia a te e sia a tua madre ti stiano logorando. Spesso la relazione col cibo riflette un po' la relazione con le figure di riferimento, nel tuo caso la mamma. Capita che in adolescenza insorgano delle problematiche (come i disturbi alimentari) quando ci sono dei conflitti interiori ovvero due forze contrastanti: una che spinge verso l'esterno, verso l'indipendenza e la separazione dai genitori e l'altra che vorrebbe rimanere sempre bambina e lasciarsi accudire senza prendersi responsabilità e senza diventare adulta. Si crea così un conflitto e quindi un malessere dal quale è difficile uscire da soli, mi chiedo se in passato e tutt'ora tu stia vedendo uno psicologo e un nutrizionista o uno psichiatra specializzato in DCA. Perchè è importante non essere soli e farsi aiutare, se non vuoi farlo sapere alla mamma (ed è comprensibile) puoi chiedere aiuto al tuo medico di base e puoi farti consigliare da lui a chi rivolgerti. Tanti auguri!

(Risponde la Dott.ssa Diana Baggieri)

Pubblicato in data 22/11/2010
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