Rapporto con me e con il cibo (132952)
Salve, questo sito mi è stato segnalato da persone conosciute via internet. All'inizio non volevo scriverle, ma ho cambiato idea. Vivo con la mia famiglia (apparentemente unita), ho vari amici su cui contare, vado bene a scuola, eccetera. Sono sempre stata magra, lo sono di costituzione, mi chiamavano grissino nonostante mangiassi tanto. Ora però è tutto diverso: sono sempre la solita, credo ma, ho un rapporto diverso con mestessa: mi vedo grassa (sono sempre secca, piatta, ma ho la pancia più gonfia rispetto alrest del corpo). Faccio tutte le sere gli addominali, non mangio tanto, salto la colzione e peso 47 kg per 1,70m. Non mangiare all'inizio mi faceva stare bene, anche se alla lunga sto diventando stanca e irritabile, di conseguenza tendo ad isolarmi. Ho già avuto questo problema un anno fa, ne ho parlato con la mia migliore amica ma lei non sa che sto di nuovo male. Non so che fare. Non mi dica di mangiare, non cambierebbe nulla, dopo poco rifarei la stessa cosa! La ringrazio. Anche se forse non mi risponderà, mi sono sfogata.
Cara “Ragazzatriste”, non ti dico di mangiare perché lo so che sarebbe una battaglia persa; del resto il problema non sta nel cibo, e dunque non è col cibo che si risolve. Il problema, come sicuramente sai, sta nelle proprie insicurezze e nella mancata accettazione di se stesse, non dal punto di vista fisico, ma da un punto di vista interiore. Non ti piaci e, come accade frequentemente, riversi tutto sul tuo corpo e sul cibo. E’ vero che hai un’età in cui avviene un passaggio molto importante, che può creare crisi di identità e vacillamenti non indifferenti. Ma qualsiasi manifestazione di un disagio interiore (come è appunto una modalità sbagliata di assunzione del cibo) è un segnale da cogliere e sul quale lavorare. Perciò inizia a porti un po’ di domande, cerca di capire perché non ti piaci, perché vorresti buttare via delle parti di te stessa (e non parlo, ripeto, di un piano fisico). Domandati anche quanto sei esigente con te stessa. Cerca di capire chi sei, di osservarti, di individuarti, prima di voler buttare via dei pezzi. Cerca di entrare in contatto con le tue emozioni, con i tuoi desideri, così come con le tue frustrazioni e i tuoi conflitti. E magari ritocca un po’ il modello “irraggiungibile” che insegui nella tua fantasia, e rendilo un po’ più umano e un po’ più vicino a te. Nella vita la cosa più importante da realizzare è di riuscire ad essere se stessi, e questo costa impegno e fatica, spesso. Non accettarsi e cercare di essere altro da quello che siamo, crea costanti conflitti e insoddisfazioni. Approfitta di questo momento di crisi, perché come sempre la crisi nasconde un’opportunità di crescita. Cogli questa occasione e inizia a guardarti dentro, possibilmente con benevolenza e desiderio di conoscenza, prima ancora che con severo giudizio.
(Risponde la Dott.ssa Elisabetta Corberi)
Pubblicato
in data 02/07/09
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