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psicologia infantile (45752)

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Raffaele, 34anni (25.11.2001)

Sono separato da 6 anni e divorziato da 1, durante il periodo di separazione le cose tra me e la mia ex moglie sono andate abbastanza bene, fino a quando è entrato in scena un signore con il quale ha cominciato a convivere circa sei mesi fa.Fino qui non ci sarebbe niente di strano se non ci fosse stato, da subito, un atteggiamento di preclusione, da parte di questa persona, nei miei confronti.La preclusione consiste nel fatto che da circa un anno non posso parlare con lei e non per sua volonta, ma perchè il suo lui non vuole, la cosa in verità non mi tange affatto, ma il problema è che con lei ho avuto un bambino che oggi ha 11 anni.
E' proprio il bambino il problema, perchè questo signore ha da subito cercato di sostituirsi a me come padre verbalmente e di fatto, tant'è che ha preteso di farsi chiamare papà, cosa che ho constatato personalmente a scuola durante un incontro avuto con i professori.Quindi adesso mi ritrovo a dover avere a che fare con un estraneo per vedere mio figlio, per discutere delle cose di mio figlio, mi ritrovo a dovermi contendere mio figlio con un estraneo!!
Ora concludo con la richiesta, tutta questa situazione mi crea un enorme disagio e sofferenza e la cosa che mi mette in crisi è che vedo il bambino allontanarsi sempre di più e ho l'impressione che lui mi abbia messo in secondo piano perchè questa persona con la forza ha imposto delle cose e io non sto li a difenderlo e ad imporre le mie.Come devo comportarmi per mantenere un rapporto vivo con mio figlio, se mi impongo con determinazione, magari davanti al bambino, non rischio di farlo sentire un oggetto conteso?Come devo comportarmi nei pochi giorni che sto con lui visto che manifesta notevole insofferenza nei confronti dell'argomento? Come posso fare a non far perdere interesse nei miei confronti?
Vi ringrazio anticipatamente e attendo una risposta.

Capisco la Sua sofferenza, vivere lontano da un figlio e saperlo in una famiglia di cui non si è più parte non è cosa facile.Comprendo anche la reticenza del bambino a parlare dell'argomento visto che sa che è scottante.
Come Lei stesso sostiene, la nuova famiglia della Sua ex moglie non è cosa che la riguardi, l'importante è che Lei per primo continui a considerarsi e a comportarsi da padre. Anche se non ci si vede tutti i giorni si può essere presenti nella vita di un figlio: chiamandolo spesso, interessandosi alla sua vita, a ciò che fa, sostenendolo ma anche criticando le cose sbagliate, ponendo delle regole che, anche se non può imporre nella casa dove lui vive durante la settimana, devono comunque valere con Lei. Non si preoccupi, lui sa chi è suo padre, e forse è proprio per questo che il nuovo compagno della Sua ex moglie è così intrusivo, magari si sente in competizione con un padre e un ex marito che svolge un lavoro interessante, vive nella Capitale e ha mantenuto ottimi rapporti sia con il figlio che con la ex... di sicuro non è un paragone facile da sostenere! Provi a dimostrare che non Le interessa questa competizione ma solo il rapporto con Suo figlio, magari anche questo signore si rilasserà e comincerà a pensare ad un bambino tutto suo.
A presto.

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