E' davvero impossibile? (1451897876801)
Alba, 24
Salve,
Sono Alba e vorrei parlare della mia situazione, per niente vissuta bene.
Ho 24 anni e da circa 4 mesi conosco un sacerdote. Lui è nuovo nella parrocchia ed è di 7 anni più grande di me.
All'inizio non ci sopportavamo, o meglio, ci ignoravamo perché non eravamo interessati a conoscerci. Ma poi, dato che io ero spesso lì per fare catechismo ai bimbi, abbiamo cominciato a parlare e si è instaurato un rapporto particolare. Sembriamo in certi momenti complici, in altri seriamente ci offendiamo ma sempre col sorriso, in altri ancora abbiamo bisogno del contatto reciproco, anche una sola mano.
Ciò che ho notato è che, se sappiamo di essere nello stesso posto, anche se c'è molta gente, i nostri sguardi si cercano, ma non riusciamo a sostenere il contatto visivo per più di un minuto, poi sorridiamo o abbassiamo la testa. Noi ci capiamo al volo, ed inoltre, se per qualche motivo mi prende la mano o involontariamente le nostre mani si sfiorano, non le lasciamo andare prima di averle strette per un po'.
Io non so cosa pensare. Lui mi ha confidato che se tornasse indietro forse cambierebbe alcune scelte, però non è persona che ora lascerebbe tutto.
Io mi sento in colpa, ma credo davvero che lui sia la mia persona, io sto bene con lui come con nessun altro.
Ho paura di fare la cosa sbagliata, ma non riesco ad allontanarmi. Se lo faccio, lui stesso chiede in giro che fine io abbia fatto. Ci cerchiamo, ma forse siamo confusi.
Ho bisogno di aiuto.

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Gentile Alba,
da ciò che scrive apprendo della difficile situazione sentimentale che si trova a vivere.
Comprendo e accolgo la sua confusione e il suo conflitto interiore. Sono in ballo delle dinamiche complesse legate al ruolo sociale che il suo “oggetto di amore” riveste.
Purtroppo in questa sede è impossibile analizzare tutte le implicazioni del caso. Le chiedo di riflettere su quanto sia saggio e proficuo per lei investire in una situazione sentimentale caratterizzata, già in partenza, da un grande ostacolo. Magari riflettere su questo punto all'interno di un setting psicologico potrebbe aiutarla a comprendere meglio i suoi sentimenti e a sintonizzarsi su ciò che vuole.
Le faccio i migliori auguri. Un caro saluto.
(a cura della Dottoressa Valentina Bonaccio)
Pubblicato in data 11/01/2016
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Tags: paura sentimenti sacerdote catechismo situazione sentimentale riflettere ostacolo setting psicologico comprendere