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pensieri (48126)

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on . Postato in Relazioni, Coppia, Famiglia | Letto 423 volte

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Chiara, 28anni (7.2.2002)

Salve! Il mio problema è questo :io sono una persona che continua a pensare,a riflettere,a formulare ragionamenti complicatissimi intorno ad eventi che mi capitano .Soprattutto per ciò che riguarda l'altro sesso . Se conosco qualcuno,e se questo qualcuno almeno un po' mi interessa,comincio a pensarci in continuazione e a trarre conclusioni assolutamente affrettate le quali secondo me poi rendono l'amicizia o il possibile rapporto con questa persona difficile e privo di spontaneità.
Sono ormai molti anni che sono single,e non vorrei essermi in un certo senso talmente adagiata in questa situazione da preferirla in fondo alla vita di coppia,che sto cominciando a vedere solo come fonte di problemi e di pensieri e nient'altro !!!!!Il punto è che io mi fermo di soliot,perchè bloccata da tutte queste elucubrazioni,ancor prima che il rapporto con qualcuno diventi una vera conoscenza,a volte ancor prima di uscirci proprio..Io alcuni anni fa(4-5)non ero così,ero molto più spontanea e questa spontaneità mi manca moltissimo ,questo continuo pensare rende la mia vita in un certo senso sempre uguale perchè imprigionata nella mia mente...ho perso il gusto e l'entusiasmo per le emozioni reali e non immaginarie!
Sono sempre stata una persona molto riflessiva,questo sì',,a prima tutto ciò non mi pesava così tanto...Vi prego datemi un consiglio...questa situazione non mi piace!E non serve nemmeno provare con la volontà a pensare ad altro perchè ho la sensazione che la mia mente vada agli argomenti che vuole forse anche senza che io me ne renda conto!I pensieri in questione sono cose del tipo : ok,questa persona pensa la tal cosa di me,quindi non mi vorrà vedere mai più..e l'indomani : con questa persona farò questo e quello e l'indomani ancora : con questa persona avrò una storia duratura....Io spero di essermi spiegata abbastanza bene,vi prego di darmi un consiglio.
Grazie.

Cara Chiara, ciò che rende spendibile il quotidiano è un acuto realismo e molta prosaicità. E' quindi necessario riflettere su ciò che succede o è successo, in maniera però equilibrata, altrimenti si rischia l'immobilismo.Il ritiro eccessivo che stai operando, ha ovviamente un senso, ma come meccanismo difensivistico, e su questo probabilmente devi concentrare l'interesse per risolvere il problema.
Quando si arriva a portare e sopportare una simile "armatura", è chiaro che c'è stata all'origine una situazione fortemente traumatica e condizionante che ha vilipeso il tuo istinto e la tua passionalità.La tua giovinezza ti garantisce quella "marcia in più" per poter recuperare, purchè solo tu lo voglia, ma non trascurare che il tempo dell'esistenza di ognuno è contenuto in una clessidra; quindi, datti subito da fare.Ricorda in ogni caso che l'ossessione di pensieri nefasti si ferma quando, magari forzandosi, si incomincia con volontà a "voler avere fiducia", apprezzando il buono che sicuramente il futuro ci può dare; e se è vero che nessuno può dire che "dietro l'angolo" della vita ci sia del positivo, è pur vero che nessuno può dire assolutamente che tutto andrà male.La tua è in realtà una forma di onnipotenza eccessiva, compensativa di delusioni precedenti, che ti condanna paradossalmente ad una estrema impotenza nei confronti della vita. Si tratta di riequilibrarsi nel rapporto Io - mondo esterno, e non è difficile, purchè tu voglia tenacemente farlo.

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