Situazione affettiva
Barbara, 27 (166141)
La mia Storia: Buongiorno,
Sono con la seguente a chiedere una piccola consulenza.
Mi chiamo Barbara, sono tornata da poco da Berlino dove ho vissuto per circa un anno e mezzo, là ho conosciuto su Internet su un programma di Tandem, un ragazzo Michael, il classico bravo ragazzo, uscivamo, lui mi raccontava dei suoi progetti e io dei miei, mi trovavo bene ma al momento di arrivare al dunque l'ho rifiutato penso le ragioni siano due: la mia paura a legarmi e la poca attrazione fisica che avevo nei suoi confronti. Dopo averlo lasciato abbiamo deciso per una pausa, nel frattempo lui ha trovato un'altra ragazza e io non ho trovato e cercato nessuno, avevo già intenzione di tornare in Italia e non aveva senso legarsi a una persona.
Prima di partire definitivamente per l'Italia l'ho rivisto ed è stato tutto come all'inizio, sembrava non fosse passato del tempo e volevo trascorrere sempre più tempo con lui e così anche lui (anche se in modo diverso), da donna avevo percepito che non aveva più lo stesso interesse nei miei confronti, anche perchè stava conoscendo un'altra e questo mi ha dato molto fastidio.
Gli ho detto che saremo rimasti amici ma dopo essere rientrata in Italia lui continuava a scrivermi e così anche io fino a quando scrivendoci tutti i giorni, lui in amicizia e io pure perchè mi sentivo sicura poichè mi dava tutte le attenzioni che voleva. Da circa una settimana però era più freddo, non perchè mi volesse meno bene ma perchè la relazione con questa altra persona era maturata.
Ne abbiamo parlato e da persona matura quale è mi ha detto che gli spiace che mi senta così e che anche lui è d'accordo per una pausa.
Da parte mia gli ho detto che lo avevo lasciato perchè non volevo iniziare una storia seria e che se ci fossimo uniti di più avrei fatto più fatica a lasciarlo, cosa vera ma non gli avevo detto che non provavo abbastanza attrazione.
Penso che da un lato l'ho voluto far sentire in colpa perchè lui frequenta un'altra e io no.
Ora sento un grande vuoto, mi manca Micael e sopratutto le attenzioni che ui mi dava, parlavamo di progetti insieme, non di noi due, ma se avevo un progetto lavorativo lui era il primo con cui ne parlavo, lo ammiro e lo stimo come uomo.
Sono molto combattuta perchè so che razionalmente è quello che cerco, un bravo ragazzo con un buon cuore, ma il mio cuore non riesce a baciarlo.
Ora senza confrontarmi con lui e sentire che vive comunque senza di me mi crea un grande vuoto, penso sia solo egoismo, cercare di avere una persona solo per il gusto di averla e di sapere che c'è sempre.
Le altre mie storie non riguardano ragazzi scalpetrati o altro ma generalmente bravi ragazzi, questo mio bisogno di affetto penso dipenda dalla mancanza di mio padre quando ero piccola, lui ora c'è e ci vado d'accordo ma non c'è tantissimo dialogo non perchè non gli freghi niente di noi ma non gli frega molto di quello che facciamo, quindi ho questo deficit, questa mancanza che cerco di riempire in qualche modo.. ho trovato l'unico ragazzo che era disposto a parlare e con il quale potevo confrontarmi da adulta e purtroppo è finita. Era l'unica persona di cui mi potevo fidare. Con gli altri ragazzi non sono mai stata amica, non ne valeva molto la pena, con lui vorrei cercare di andare oltre il mio egoismo.
Il nostro "patto" è sentirci una volta tanto.
Tra due settimane dovrò andare di nuovo a Berlino per prendere alcune cose e stavo pensando di rivederlo, magari non sentendolo, sarà diverso, dovrò prima però accettare a andare oltre il mio egoismo e ho paura che se lo rivedo e lui non prova niente il mio ego ne risentirà parecchio.
A casa sono una figlia genitoriale ma ho viaggiato tanto e so essere molto dipendente ma alla fine ritorno nel nido. Ma ora sento di nuovo il bisogno di andare.
Sto bene da sola, sono spesso stata da sola, ma ora ho bisogno piano piano, di condividere qualcosa con qualcuno, ho 27 anni ormai.
Cerco di fare corsi per riempire questo vuoto, vorrei provare a fare anche volontariato, cosa che non ho mai fatto.
Ovviamente risolvere il problema della mancanza d'affetto non è semplice in una sola mail, sono già seguita da uno psicologo, ma vorrei avere anche altri punti di vista.
Vi ringrazio in anticipo del tempo dedicatomi.
Cordialmente
Gentile Barbara
La sua situazione affettiva richiede una buona accoglienza e una cura dell'anima. Ha certamente avviato un buon dialogo con il suo psicologo con cui ha potuto rintracciare nodi fondamentali della sua storia e la centralità sul bisogno di essere accudita ed ascoltata. Prendersi cura di se stessi è un primo passo importante per sentirsi amate e volute in primo luogo da se e poi dagli altri.
Una parte di lei dovrà probabilmente convivere con il vuoto e la mancanza che è stata generata in lei ma che allo stesso tempo le permette di essere indipendente, l'altra parte dovrà risanare il senso di solitudine che prova e colmare con la sublimazioni ciò che sente le manca.
Rispetto alla storia con il ragazzo a cui vuole certamente bene ma di cui non e attratta fisicamente sembra sapere già molto bene cosa prova e cosa desidera quindi prosegua nell ascolto di se stessa senza farsi influenzare dalle convenzioni o dal 'senso comune' perché l appagamento della sua vita dipende solo da lei e da nessun altro.
27 anni e certamente uno snodo importante di vita, ma avvolte saper prendere tempo permette di operare le scelte migliori!
Mi permetto di consigliarle la lettura del testo "l anima delle donne" del dott. Prof. Aldo Carotenuto psicoanalista Junghiano autore di numerosi testi profondi.con i migliori auguri per il proseguimento della sua terapia resto a disposizione per eventuali approfondimenti.
Luisa Bonomi
(Risponde la Dott.ssa Luisa Bonomi)
Pubblicato in data 17/06/2015