Perversioni sessuali e sensi di colpa (069325)
Giovanni 26 anni, 4.02.2003
Sono un ragazzo di 26
anni, che si è accorto di recente quanto male si è fatto in passato per alcuni
sui comportamenti, bisogni, istinti, che non è riuscito a frenare tempo fa.
Vivo in una famiglia radicata in valori di un tempo, dove la forma e lo status
hanno sempre contato molto.
Sono sempre stato un ragazzo molto piacente, di spiccata simpatia agli altri,
e con grandi doti artistiche. I miei problemi nascono da quando, nell'età adolesenziale,
mi accorgo di non avere un'erezione a "gobba" verso il basso del mio pene, pensando,
stupidamente, ad aver problemi sessuali con le mie possibili partners.
Da li, fino ai 20 anni, ho sempre avuto rapporti di puro amore, e di paura latente
verso il mio membro, tali da non farmi fare il primo passo verso i rapporti.
Deciso di risolvere il problema da solo, e per evitare magre figure, decisi
di sverginarmi con una prostituta di colore. Il rapporto andò bene, e dopo,
mi sentivo finalmente in pace.
Se nonchè, ho incominciato a frequentare prostitute di colore, per 3 anni mezzo,
altalenando rapporti di coppia dove l'aspetto sessuale funzionava ugualmente.
Ad oggi, mi ritengo un amante esperto, che non ha nessun tipo di problema.
Mi sento uno straccio, però, per ciò che ho fatto in passato; per le nottate
vissute in macchina, a cercare e "scegliere" una ragazza che mi attirasse, e
così via.
Oggi sono insieme ad una ragazza, che non sa nulla di tutto questo, e penso
che se lo sapesse mi mollerrebbe subito, visto che ne abbiamo parlato in generale.
Mi vergogno molto di ciò che ho fatto, mi fa star male, e non riesco a farlo
passare. Non potrei più andare con una prosittuta, anceh se molte volte lo stimolo
si fa sentire, e molto forte.
Sono una persona riflessiva, non ho mai avuto problemi a trovare ragazze, sono
sempre piaciuto, ma alla fine ci sono cascato anch'io, anche se dicevo, tanti
anni fa, che non l'avrei mai fatto.
Il senso di copa nei miei confronti è fortissimo, specialmente perchè non lo
sa nessuno.
Se mai amici, genitori, sapessero ciò che ho fatto, gli recherei un dispiacere
troppo forte. Non capisco come persone della mia età, possano confessare certi
fatti con estrema disinvoltura, anceh a rag azze amiche, ridendoci su. A volte,
mi sento malissimo, e questo mi blocca molto, anche nei rapporti interpersonali.
Non so che fare, e sto male.
Caro Giovanni, il passato
è passato!
Anche se ti risulta difficile conciliare un te ragazzo insicuro con l'attuale
te stesso non significa che ciò che hai fatto sia sbagliato.
Hai attraversato un periodo difficile, pieno di insicurezze e hai trovato un
rimedio "fai da te" che ha funzionato.
L'importante è che ora tu abbia una buona vita sessuale e delle valide relazioni.
Il tuo passato è solo tuo, e non va condiviso con nessuno. Solo tu sai i "perchè"
e solo tu sei giudice di te stesso. Saluti e auguri.