Sessualità (163786)
Salve Dottore,
ho 34 anni , mi chiamo Giuseppe. Ho un problema non so se definirlo di dipendenza sessuale o di approccio sbagliato alla sessualità. Ho sempre avuto soprattutto da giovane problemi a relazionarmi con le ragazze a causa della mia timidezza e blocchi mentali, che con il tempo ho poi in parte superato. ho avuto fin'ora 3 storie un po? più serie della durata di circa 6 mesi / un anno e mezzo. Mi piace e provo sentimenti e mi lego a una ragazza, forse troppo, ma la storia non dura. Sono timido ma curioso, intrapredente e vivace a volte.Il problema è un altro, ho iniziato ad andare a prostitute dopo i vent'anni, così ho avuto il mio primo rapporto sessuale completo, a causa della mia timidezza, sforzandomi e con vergogna, e mi sono accorto che questo mi faceva stare meglio. Ed ancora oggi è così. E' difficile da definire, sto cercando di prendere sempre più consapevolezza di ciò che accade dentro di me ma è un processo inconscio. Se non vado con una prostituta almeno una volta la settimana ne ho conseguenze sul piano fisico ed psichico. Sul piano fisico: tensioni addominali, acidità di stomaco (di cui sono un po debole), sensodi soffocamento. Sul piano psicologico: blocco nei pensieri che non fluiscono, anche verbalmente, mancanza di tranquillità nel relazionarmi, ansia, mancanza di empatia, reazioni piu scomposte e aggressive, più lento nelle reazioni. Tutto questo scompare dopo una relazione sessuale con una prostituta o rapporto occasionale, per vari giorni, sono a posto, a volte dopo un giorno che definisco di "assestamento". Avevo anche preso l'abitudine di guardare video porno, ero affetto credo da pornodipenza e penso di esserlo ma il masturbarmi con un video porno non mi ha mai apportato benefici, anzi forse peggio. Per questo ho smesso. Mi ha sempre tormentato questo "problema" dal punto di vista morale, un po economico , qualche problema con un'amico ma sopratutto ora.. quando la mia ragazza attuale che ora mi ha lasciato ha sospettato la cosa. In ogni caso non mi sento corretto e a posto io di fronte a lei. Perché non lo considero giusto nei suoi confronti la desidero troppo, ancora piu ora che ci siamo allontanati, almeno temporaneamente. Il problema è che, anche quando ho una ragazza, tipo quest'ultima, riesco a stare meglio con lei , come con chiunque, se in ogni caso vado saltuariamente con una prostituta. Quest'ultima ragazza non aveva inibizioni sul sesso, ci siamo sfogati e lo abbiamo fatto in qualsiasi modo e a lei è piaciuto un sacco, così mi ha spesso detto, purchè ovviamente solo con lei. Eppure secondo me, mi ha lasciato oltre che per i sospetti anche per il fatto , PARADDOSSALMENTE, che ho voluto resistere ed evitare per 3 settimane di andare a prostitute, mi sono ridotto in uno stato pessimo che probabilmente, ipotizzo io inconsciamente la ha spinta a non essere piu attratta da me o cmq vedermi meno attrattivo, sotto una luce differente. I problemi erano cmq sorti ancora prima. Potete aiutarmi , qualche suggerimento? Qual'è il mio problema? Come dovrei affrontare la cosa??
Caro Giuseppe,
credo che prima ancora di parlare di sessualità necessita parlare di esistenzialità cioè riuscire a capire i tuoi comportamenti e le motivazioni che inducono certi tipi di dipendenza. Forse se avresti iniziato una psicoterapia psicodinamica dove affioravano le problematiche inconsce espresse oggi saremo ad analizzare altre situazioni. Quindi consiglio di iniziare un percorso psicoterapeutico psicodinamico ancor prima di affrontare le dipendenze sessuali perché penso che esse siano le conseguenze di un sistema emotivo esistenziale da rivisitare, fin dall'infanzia, e dare ampio spazio ai veri desideri e alla relazionalità con l'altro sesso con obbiettivo di costruire una coppia stabile. Auguri
(Risponde il Dott. Sergio Pugelli)
Pubblicato in data 18/11/2013