Bulimia
La bulimia è, insieme all’anoressia, uno dei più importanti disturbi del comportamento alimentare. L’etimologia della parola “bulimia” deriva dai termini greci boús = bue e limόs = fame, cioè “fame da bue”, il che indica le ricorrenti abbuffate dei soggetti che soffrono di questo disturbo, capaci di introdurre fino a 5000 calorie in un solo pasto.
Durante queste abbuffate, l’ingestione del cibo è compulsiva, con una scarsa attenzione ai sapori.
Lo psichiatra Gerald Russell, studioso dei comportamenti alimentari, fu il primo a dar nome a tale disturbo nel 1979, chiamandola: “bulimia nervosa:una inquietante variante dell’anoressia nervosa”. Il sesso femminile è risultato essere più colpito da questo disturbo, con un’insorgenza attorno alla tarda adolescenza (12/14 anni) o nella prima età adulta (18/19 anni).
Le caratteristiche principali di questo disturbo sono:
- Eccessi alimentari: un grandissimo bisogno di mangiare senza alcun limite, che si verifica con episodi ricorrenti ed è scatenato da particolari stati d’animo, fatti o circostanze. Il cibo può essere di varia natura: dolci, alimenti ipercalorici, pietanze fredde o addirittura ancora surgelate.
- Disperati tentativi di contrastare le conseguenze degli eccessi alimentari: i principali metodi utilizzati sono le cosiddette condotte di eliminazione, come il vomito autoindotto, l’uso di lassativi o di diuretici. In altri casi, questi comportamenti sono assenti e il mantenimento del peso corporeo è ottenuto mediante l’esercizio fisico esagerato o fasi di digiuno successivo.
La caratteristica più importante è la paura ossessiva di ingrassare, una paura talmente intensa da far ignorare tutte le considerazioni relative alla salute, all’equilibrio mentale e ai rapporti personali.
Un aspetto fondamentale che accompagna le crisi bulimiche è la sensazione di perdere il controllo di sé: spesso i pazienti riferiscono una sensazione di estraniamento durante l’abbuffata. Dopo la crisi quasi sempre subentrano senso di colpa e autosvalutazione.
Riferimenti bibliografici:
- Gomez J. (2000) “Tenere testa alla bulimia”. Editori Riuniti.
- Lingiardi V. (2004) “La personalità e i suoi disturbi”. Il Saggiatore, Milano.
(Dott.ssa Susanna Mariagrazia)
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