Sessualità e relazioni (076564)
Sara, 28 anni
Salve, mi rivolgo a voi per capire cosa mi spinge ad avere sempre gli stessi problemi relazionali nelle mie esperienze sentimentali. Ogni qualvolta mi lego ad una persona e vivo un rapporto di qualche anno cala gradualmente il mio desiderio sessuale nei suoi confronti fino a scomparire del tutto. Posso dire con certezza che il sentimento non muta, anzi, cresce dentro di me e si consolida, eppure succede qualche cosa dentro di me che mi impedisce di avere rapporti normali e costanti. Questo mio blocco non colpisce esclusivamente la sfera sessuale ma si estende anche a quella affettiva. Viene da sè che questo problema condiziona irrimediabilmente tutte le mie relazioni, le logora a tal punto che finiscono per terminare del tutto. Ogni volta è sempre peggio, durante la mia ultima relazione (anch'essa terminata da mesi) sono arrivata ad avere un'infiammazione cronica diagnosticata dal mio ginecologo. Essendo un fenomeno prettamente psicosomatico, tutti i tentativi "medici" prescritti hanno solamente alleviato il problema senza però curarlo. Come se non fosse abbastanza, ho altre manifestazioni psicosomatiche nella forma di sfoghi della pelle che ricoprono buona parte del mio corpo e che mi hanno lasciato fitte cicatrici (anche per mano mia) e da cui mi nascondo privandomi del piacere di indossare tutti gli indumenti che desidero. Tutti mi dicono che sono una bella ragazza con un fisico invidiabile, eppure, a causa di questi problemi non mi sento una donna completa. Ogni volta soffro sempre di più, i periodi di depressione/disperazione si allungano e credo sempre meno nella possibilità di incontrare un uomo che continui ad amarmi nel tempo e con cui costruirmi un futuro. Non so proprio cosa fare per superare questo problema.
Cara Sara,
la sessualità come qualsiasi altra forma di linguaggio relazionale non
può che risentire dei cambiamenti ed anzi, spesso, diventare nei rapporti
sentimentali una significativa spia da poter osservare e su cui poter riflettere.
Non c'è dubbio che tu comunichi moltissimo con il corpo, ed attraverso
il tuo corpo riesci ad esprimere in senso simbolico la fine delle tue storie,
ma è come se questa fine fosse troppo dolorosa da accettare razionalmente,
e rimanesse una cosa "da dire e non dire" al tempo stesso.
Il problema, in realtà, nasce nel momento stesso in cui tu non riesci
ad accettare la chiusura.
La tua disperazione è un sintomo eclatante quanto inefficace; occorre
piuttosto, anzichè deprimersi, concentrarsi sul fatto che il legame con
una persona per quanto possa sembrare importante, possa anche non durare per
sempre; e quando gli amori finiscono non ci si può sentire in colpa nè
ci si può arrabbiare più di tanto.
Ci sono storie che iniziano e che finiscono, mentre altre durano tutta la vita.
Trovare una persona speciale con cui avere l'energia da condividere e moltiplicare
per vivere in maniera esaltante giorno per giorno, non è cosa affatto
facile. Spesso, piuttosto, si incorre nell' errore di valutazione in cui dominano
le fantasie proiettive, che portano a trasformare una relazione fiacca in un
qualcosa che non esiste, scintillante e fasullo.
Tutto sommato, per fortuna, anche se in una strana maniera, riesci a chiuderle
queste esperienze e a non trascinarti in situazioni per cui evidentemente non
vale la pena.
Anzichè assolutizzare tutto e vivere in senso depressivo quel che ti
sta succedendo, cerca semplicemente di non perdere la fiducia e di credere che
sicuramente trovarai la tua persona speciale, e non è il caso di svilirsi
se ancora questo non è successo!
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