Pubblicità

Attività culturali per prevenire la depressione

0
condivisioni

on . Postato in News di psicologia | Letto 1512 volte

5 1 1 1 1 1 Votazione 5.00 (4 Voti)

Un nuovo studio ha scoperto un chiaro legame esistente tra la partecipazione ad attività culturali e un più basso rischio di sviluppare depressione.

attività culturali

Un nuovo studio rivela che andare al cinema, a teatro o visitare un museo, può ridurre notevolmente i cambiamenti dovuti ad un principio di depressione nella senescenza.


I ricercatori dell' University College London, hanno scoperto un chiaro legame tra la freguenza di attività culturali e i cambiamenti negli over 50 dovuti allo sviluppo di una depressione. E' il primo studio a dimostrare che l'attività culturale non solo aiuta le persone a gestire e guarire dalla depressione ma può anche essere un sostegno per prevenirla.

Lo studio pubblicato nella rivista British Journal of Psychiatry, ha rivelato che le persone che vanno a vedere film, spettacoli o mostre per pochi mesi, hanno un più basso rischio del 32%, di sviluppare depressione e quelli che vanno una o più volte al mese hanno un rischio più basso del 48%.

L'autore capo della ricerca, la Dr.ssa Daisy Fancourt, intende promuovere  una maggior conoscenza dei benefici, così che le persone possano prendere il controllo della propria salute mentale in maniera migliore.

Lei stessa ha affermato:"Generalmente parlando, le persone conoscono i benefici di mangiare cinque volte al giorno e di esercitarsi per la loro salute fisica e mentale, ma c'è davvero poca conoscenza riguardo al fatto che le attività culturali, possiedono benefici simili. Le persone partecipano ad attività culturali per il puro piacere di farlo, ma è necessario anche promuovere la consapevolezza dei benefici, che possono trarre da esse".

Lo studio ha preso in considerazione i dati di più di 2OOO persone al di sopra dei 50 anni di età, che hanno preso parte al English Longitudinal Study of Ageing (ELSA). Questo fornisce una ricca fonte di informazioni per i ricercatori, includendo la salute, interazioni sociali, il benessere ed aspetti economici degli anziani in Inghilterra.
La Dr.ssa Fancourt è stata un'abile osservatrice dei dati raccolti dalle risposte delle persone ai questionari e ad interviste faccia a faccia svolte per oltre 10 anni.

 

Pubblicità

 

Queste includono informazioni se si va spesso a teatro, ai concerti o all'opera, al cinema, alle gallerie d'arte, a visitare mostre o musei. Le risposte hanno anche rilevato se i partecipanti riportavano una diagnosi di depressione e se hanno esperito i sintomi, che potrebbero poi essere misurati su una scala ampiamente utilizzata per individuare le persone a rischio di depressione. Anche quando i risultati sono stati adattati per rendere conto delle differenze negli anziani, nel genere, di salute e nel benessere economico, nell'educazione e nel praticare esercizio fisico, sono rimasti chiari i benefici delle attività culturali. Questi benefici erano inoltre indipendenti se le persone hanno contatti con amici e familiari o se prendono parte alle attività sociali.

La Dr.ssa Fancourt ha affermato: "Noi siamo molto sorpresi dei risultati. Particolarmente abbiamo riscontrato la stessa relazione tra attività culturali e depressione in quelle persone con alto e basso benessere economico e con livelli differenti educativi, la sola cosa che differisce è la frequenza di partecipazione a queste attività". L'impegno a partecipare è ciò che noi chiamiamo "bene deperibile".

"Per avere benefici a lungo termine per la salute mentale, abbiamo bisogno di impegnarci in queste ettività regolarmente. Questo è simile ad un esercizio fisico: se per esempio si va a correre solo il primo di Gennaio, non si avranno gli stessi benefici ad Ottobre a meno che non continuiamo a corrrere". L'autrice ha poi aggiunto: "La depressionem colpisce milioni di persone. Se iniziamo a sentirci giù o isolati, l'impegno culturale potrebbe essere qualcosa che possiamo fare per aiutarci attivamente a salvaguardare la nostra salute mentale, già prima che si arrivi al punto di aver bisogno di assistenza professionale".

La Dr.ssa Amanda Thompsell del Royal College of Psychiatrists, ha affermato: "L'articolo evidenzia che fare qualcosa di piacevole, non è solo esclusivamente per il piacere di farlo, può essere anche un benefico per la salute mentale. Le ricerche hanno suggerito che l'impegno regolare in attività culturali come andare a teatro o al cinema potrebbe essere un modo per ridurre il rischio di sviluppare depressione. Incoraggiamo pertanto future ricerche che riguardano questo importante campo della salute mentale della terza età".

 

 

Tratto da Science Daily

 

 

(Traduzione ed adattamento a cura della Dottoressa Giulia Inglese)

 

 


Scrivi articoli di psicologia e psicoterapia e ti piacerebbe vederli pubblicati su Psiconline?
per sapere come fare, Clicca qui subito!
 
Pubblicità
Stai cercando un pubblico specifico interessato alle tue iniziative nel campo della psicologia?
Sei nel posto giusto.
Attiva una campagna pubblicitaria su Psiconline
logo psicologi italiani
Corsi, Stage, Informazioni per formare e far crescere i Professionisti della Psicologia Logo PSIConline formazione

 

 

 

Tags: depressione salute mentale news di psicologia attività culturali

0
condivisioni

Guarda anche...

Pubblicità

Pubblicità

I Sondaggi di Psiconline

Su Psiconline trovo più interessanti...

Pubblicità

Le Risposte dell'Esperto

Pensiero ossessivo (1624140870…

Fabio, 34 anni     Gentile Dottoressa/Dottore! Mi chiamo Fabio e 5 anni fà ho commesso un errore di tipo erotico.Ho cominciato a scambiare dei...

Problemi con marito [162342796…

Viola, 38 anni     Buongiorno, avrei bisogno di un consulto per dei problemi con mio marito.Mio marito è molto irascibile ma oltre a urlare no...

Ansia e paura nella guida [162…

Clarissa, 22 anni       Salve, vi scrivo perchè da un paio di mesi sto facendo le guide in autoscuola ma la sto vivendo un po' male...

Area Professionale

La trasmissione intergenerazio…

Modificazioni epigenetiche nei figli di sopravvissuti all’Olocausto I figli di persone traumatizzate hanno un rischio maggiore di sviluppare il disturbo post-t...

Il Protocollo CNOP-MIUR e gli …

di Catello Parmentola CNOP e MIUR hanno firmato nel 2020 un Protocollo d'intesa per il supporto psicologico nelle istituzioni scolastiche. Evento molto positiv...

Come gestire il transfert nega…

Per non soccombere alle proiezioni negative del transfert, lo psicoterapeuta deve conoscere con convinzione ciò che appartiene alla psiche del paziente e ciò ch...

Le parole della Psicologia

Aprassia

L'aprassia (dal greco "a" prefisso di negazione e "praxía", cioe' fare, quindi incapacità di fare) è un deficit primitivo dell’attività motoria, che compare spe...

Sessualità

La sessualità può essere intesa come l’espressione fondamentale dell’essere umano che coinvolge tutti gli aspetti della sua personalità: razionalità, affettivit...

Mild Cognitive Impairment (MCI…

È uno stato di confine o di transizione tra l’invecchiamento normale e la demenza, noto come “lieve compromissione cognitiva”. Il declino cognitivo lieve consi...

News Letters

0
condivisioni